Binge drinking: i giovani cominciano a bere già a 13 anni
Il problema del binge drinking comincia già a 13 anni di età. Ecco cosa spiegano gli esperti.
Il problema del binge drinking comincia già a 13 anni di età. A renderlo noto sono gli esperti Patrizia Burra, direttore dell’Unità Trapianto multiviscerale Azienda ospedaliero universitaria di Padova, e il gastroenterologo Antonio Craxì, dell’Università di Palermo, che all’Adnkronos Salute spiegano che sono sempre più i giovanissimi che alzano il gomito per sballarsi, anche solo una volta a settimana.
Questo comportamento può però mettere in serio pericolo la vita dei giovani ragazzi e ragazze, che possono andare incontro a condizioni talvolta fatali.
Lo scompenso acuto da alcol è un fenomeno preoccupate e insidioso, che si fatica a spiegare. Perché alcune persone bevono molto, regolarmente, per decenni prima di avere problemi, e ad altre basta un fine settimana di eccessi per sviluppare un danno simile? Si fatica a capirlo, ma si pensa che entrino in gioco fattori genetici. Inoltre in un caso su due questi giovani pazienti ricoverati con forme acute muoiono
spiega Patrizia Burra, alle cui parole si aggiungono quelle del gastroenterologo Antonio Craxì, il quale spiega che, anche in Italia, a 13-14 anni un terzo dei ragazzi e delle ragazze supera la dose di alcol raccomandata almeno una volta a settimana. Studi recenti condotti nel nostro Paese dimostrano addirittura che l’1,2% dei ragazzi tra i 13 e i 20 anni di età presenta una diagnosi di dipendenza da alcol.
E il danno legato agli alcolici lo vediamo in corsia: un quarto dei letti è occupato da pazienti sotto i 40 anni, spesso sotto i 30 anni. Pazienti con epatiti alcoliche acute e danno epatico, pronti al trapianto. Basti pensare che su 33.000 morti l’anno per cirrosi, 5000 sono legate all’alcol.
via | AdnKronos
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