Troppa igiene fa male, maggiore rischio di infiammazioni e malattie croniche
Occhio a bandire i microbi da casa: la troppa igiene ci rende deboli e vulnerabili.
Maniaci della pulizia, ossessionati dalla lotta a germi e batteri, dal bianco che più bianco non si può, voi che brandite come armi i mostri del pulito, detergenti aggressivi che non lasciano in vita nemmeno il più innocuo microbo, attenzione ai rischi per la salute della troppa igiene. Un recente studio condotto da un’équipe di ricercatori della Northwestern University ha infatti accertato che vivere in un ambiente eccessivamente asettico durante l’infanzia ci espone ad un rischio maggiore di infiammazioni da adulti.
Non è la prima volta che uno studio mette in guardia dai rischi della troppa igiene, in particolar modo in fasi cruciali per lo sviluppo di un sistema immunitario forte e reattivo come l’infanzia. Ed in effetti anche questa ricerca, pubblicata sull’American Journal of Human Biology, si è concentrata sui bambini. I ricercatori hanno messo a confronto e seguito fino all’età adulta bambini cresciuti in Ecuador che certo non si preoccupano di sporcarsi le mani e non hanno genitori con la fobia del granello di polvere e bambini americani (Stati Uniti) cresciuti in ambienti splendidi splendenti con un pulito sfavillante.
Bene, succede che quasi un terzo degli americani, in età adulta, presenta livelli eccessivi di proteina C-reattiva (CRP). Questa proteina solitamente ci aiuta a combattere le malattie infettive ed è dunque di vitale importanza. Se è presente in concentrazioni elevate, però, può causarci malattie croniche da infiammazione. Tra i rischi che si corrono quando non si è esposti ai microbi durante l’infanzia, oltre alle allergie, ci sono dunque malattie come il diabete, la demenza ed i disturbi cardiovascolari.
Tanto da far dire a Thomas W. McDade, prima firma dello studio, che i genitori dovrebbero pensarci due volte prima di proteggere i figli perseguendo un’igiene scrupolosa perché potrebbero in realtà causargli danni a lungo termine. Spiega McDade:
In Ecuador, Paese dove le misure di igiene sono minori che negli USA e dove c’è un’alta probabilità di infezioni durante l’infanzia, i livelli di CRP negli adulti sono molto bassi. Queste nuove scoperte si aggiungono ad un filone di ricerca che mostra come maggiori livelli di esposizione ai microbi durante l’infanzia si traducano in minori infiammazioni croniche in età adulta.
Certo, io non farei nemmeno l’apologia delle condizioni di igiene dell’Ecuador al posto suo, ma il messaggio in sostanza è che non bisogna esagerare, né con lo sporco, creando ambienti insani ed accogliendo i germi come ospiti graditi, né con il pulito, bandendo da casa ogni microbo e vietando ai bambini di conoscere il mondo, un mondo che è fatto anche di batteri da cui devono imparare a difendersi per non trovarsi impreparati, a livello immunitario, una volta adulti.
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