10 cibi fermentati che fanno bene alla salute
Quali sono i cibi fermati e perché fanno bene alla salute? Ecco la top ten dei più diffusi.
I cibi fermentati sono un vero e proprio elisi di salute, perché favoriscono la digestione, prevengono le patologie infiammatorie, depurano l’organismo e aiutano a stare in forma. Che cosa sono? Sono quei prodotti sottoposti a fermentazione, ovvero al lavoro di microrganismi – come batteri, lieviti o muffe – che trasformano le proteine e i carboidrati producendo acido lattico, enzimi, vitamine, omega-3 e probiotici.
Yogurt: nasce infatti dall’azione di due microrganismi, il Lactobacillus bulgaricus e lo Streptococcus thermophilus
Kefir: è una bevanda che si produce con il latte di mucca, di capra o l’acqua un complesso di kefiran, batteri e lieviti.
Crauti: il cavolo cappuccio contiene già la flora batterica necessaria alla fermentazione. Nello specifico, Leuconostoc mesenteroides, Leuconostoc fallax, Lactobacillus plantarum, Lactobacillus brevis, Pedicoccus cerevisiae e Enterococcus faecalis.
Pane con lievito madre: la pasta madre permette il proliferare di Saccharomyces, Candida, Lactobacillus, Pediococcus, Weissella e Leuconostoc, utili al nostro apparato digerente.
Verdure lattofermentate: in questo caso le verdure crude vengono immerse in una soluzione di siero di latte e sale.
Miso: la soia viene ammollata e successivamente cotta, poi sottoposta a una lunga fermentazione grazie all’apporto di un fungo, l’aspergillus oryzae.
Olive fermentate: si ottiene con l’aggiunta di Leuconostoc mesenteroides e Saccharomyces cerevisiae, oltre a Lactobacillus plantarum e brevis.
Cetrioli fermentati: come per i crauti, la fermentazione dei cetrioli si può ottenere facilmente a partire dalla microflora contenuta naturalmente in questa verdura.
Tempeh: è un alimento a base di soia fermentata, diffuso in Indonesia.
Tè kombucha: è il prodotto della fermentazione del tè mediante l’utilizzo di un complesso (“fungo”) di Acetobacter e lieviti.