
La prevenzione è un tassello importante della salute pubblica. In questi mesi in cui tutti gli sforzi del Sistema sanitario nazionale sono stati convogliati sull’infezione da Covid-19, tutto ciò che non era urgente o di vitale importanza è stato rimandato, anche per salvaguardare le persone da eventuali contagi in ospedale. Adesso che siamo entrati nella fase 2 dell’emergenza Coronavirus, si devono recuperare tutti gli screening oncologici che sono circa 4 milioni.
Mettersi “in pari” con la prevenzione degli anni precedenti è molto importante perché scoprire una patologia per tempo, tenere sotto controllo valori sospetti e fare esami diagnostici può davvero salvare la vita. A lanciare l’allarme sono stati i dati raccolti nello studio di Nomisma dal titolo ‘Il peso del lockdown sugli screening oncologici.
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Durante il periodo più grave della lotta al Coronavirus c’è stato lo stop delle attività ambulatoriali e tutti i ricoveri non urgenti e quindi tumore a seno, il tumore alla cervice uterina e al ansa