Salento, 10 turisti intossicati dopo aver mangiato nel villaggio vacanze
In un villaggio vacanze del Salento 10 turisti, tra cui una bambina, sono rimasti intossicati dal cibo a cena.
Durante una cena in un villaggio vacanze del Salento, diverse persone sono rimaste intossicate. Tra loro anche dei minori e una bambina di 4 anni. Nausea, vomito e diarrea, ma anche malessere generale e svenimenti i sintomi comuni di queste persone che subito hanno chiamato il 118 per essere soccorse. I clienti, che soggiornavo in un villaggio di Torre dell’Orso, Marina di Melendugno, in provincia di Lecce, si sono sentite male all’improvviso. E tutte con gli stessi sintomi.
Poco dopo aver cenato, nel primo turno della cena di quella sera presso il ristorante del villaggio nel salentino, alcuni ospiti del villaggio vacanze salentino hanno accusato i sintomi dell’intossicazione alimentare. Martedì 23 luglio in serata sono scattate le telefonate al 118 per chiedere aiuto. Molte ambulanze e auto mediche sono subito arrivate al villaggio turistico per visitare i pazienti, talvolta interi nuclei famigliari, che sono stati sottoposti sul luogo a triage per capire chi avesse bisogno di un intervento tempestivo e di un eventuale trasferimento in ospedale per maggiori cure e indagini.
Per la maggior parte di loro non è stato necessario il ricovero. Dopo la visita sul luogo, sono stati rimandati nel loro alloggio. Alcuni di loro, però, sono stati trasportati anche in ospedale per ulteriori accertamenti e terapie più efficaci. Mentre tre persone sono state mandate dal pronto soccorso in reparto per essere osservati nelle ore successive. Mentre sul posto i funzionari dell’Ufficio d’Igiene dell’Asl di competenza sono intervenuti per effettuare tutti gli accertamenti del caso nella struttura che al momento ospita circa 700 turisti in vacanza nel Salento.
Dopo l’indagine dell’Asl è stato imposto uno stop alla ristorazione del villaggio turistico di Torre dell’Orso. In una nota si legge:
L’attività di indagine sanitaria è proseguita anche nella mattina di oggi. I dirigenti medici del SIAN, con la supervisione del dr. Biagio Galante, stanno completando l’ascolto delle persone coinvolte, non solo quelle colpite da malessere ma anche quelle che non hanno accusato sintomi, così come previsto dal protocollo, in modo da individuare con precisione la tossina che ha scatenato la tossinfezione.
Via | Leccenews
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