Mangiare meno carboidrati riduce anche il rischio di sindrome metabolica
Seguire una dieta a basso contenuto di carboidrati può offrire benefici alle persone che corrono un maggior rischio di soffrire di sindrome metabolica. Ecco i risultati di un nuovo studio.
Un nuovo studio condotto dai membri della Ohio State University rivela che una dieta a basso contenuto di carboidrati riduce il rischio di soffrire di diabete di tipo 2. Lo studio è stato pubblicato sulle pagine del Journal of Clinical Investigation Insight, ed i suoi autori hanno cercato di scoprire cosa succede alle persone obese con sindrome metabolica (un precursore del diabete), quando seguono una dieta a basso contenuto di carboidrati senza però perdere peso.
Per rispondere a questa domanda, gli autori hanno esaminato un campione di 16 uomini e donne con sindrome metabolica. Dopo aver seguito una dieta a basso contenuto di carboidrati, più della metà dei partecipanti – cinque uomini e quattro donne – hanno visto ridursi i fattori di rischio per la sindrome metabolica (in particolare si sono osservati più bassi livelli di trigliceridi, un miglioramento della glicemia e migliori livelli del colesterolo), anche se non hanno perso peso corporeo.
Non sono stati registrati miglioramenti statisticamente significativi per quanto riguarda la pressione sanguigna e l’insulino-resistenza, tuttavia quattro partecipanti non hanno più sofferto della sindrome metabolica dopo aver ridotto il consumo di carboidrati.
Questa ricerca non affronta i potenziali benefici a lungo termine e le sfide legate all’adozione di una dieta a basso contenuto di carboidrati
spiegano i ricercatori, i quali suggeriscono inoltre che futuri studi sulla dieta a lungo termine per le persone con sindrome metabolica dovrebbero includere le diete a basso contenuto di carboidrati.
via | ScienceDaily
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