Covid-19: cambia anche il modo di informarsi degli italiani
La pandemia da Covid-19 ha cambiato il modo di informarsi degli italiani: ecco in che modo.
La pandemia da Covid-19 ha cambiato il modo di informarsi degli italiani. Oggi i nostri connazionali sentono sempre più il bisogno di trovare delle notizie attendibili, rivolgendosi dunque a siti ufficiali e istituzionali, o ai telegiornali locali. È questo un altro cambiamento provocato dal periodo di emergenza che dura ormai dalle prime settimane di Marzo, un periodo che ci ha messi di fronte alla necessità di trovare informazioni e notizie veritiere e serie.
A mostrare il quadro attuale in Italia ci ha pensato il report ‘La scienza e il Covid‘, ad opera dei membri dell’Istituto per la Formazione al Giornalismo dell’Università di Urbino, i quali spiegano che – a grande sorpresa – la gente cerca meno informazioni e news su Facebook e in generale sui social. Stessa diminuzione è stata osservata per coloro che si informano attraverso la radio. Complice il minor numero di spostamenti per andare a lavoro, le persone si servono infatti meno di questo mezzo di comunicazione per trovare informazioni e notizie sulla situazione attuale.
News sul Covid-19: ricerche su Facebook in calo
Per esaminare la situazione, gli autori dello studio hanno condotto delle interviste telefoniche su un campione di più di mille italiani. Dallo studio è emerso che le reti All News hanno registrato una crescita di utenti negli ultimi mesi (+6% rispetto al 2019), e lo stesso vale per i notiziari locali (+8%) e le testate giornalistiche on line (+4%).
Andamento inverso ha interessato invece la radio (-7%) e le notizie condivise dagli amici su Facebook (-3%). Il secondo dato, in particolar modo, conferma che gli italiani hanno bisogno di notizie attendibili, soprattutto in un panorama in cui le Fake news continuano a generare confusione e malcontento nella popolazione.
In questo grande periodo di incertezza, gli italiani si sono affidati al mondo dell’informazione, tornando a riconoscergli il ruolo di mediazione che aveva conosciuto un appannamento nel corso del tempo.
Speriamo che alla fine della pandemia, almeno questo progresso rimanga.
Via | Ansa
Foto di NeShea Jenifer da Pixabay