Il termoscanner non danneggia la memoria: la fake news
I termoscanner cancellano la memoria. L’ennesima fake news che la Fnomceo, la Federazione degli Ordini dei Medici, ha dovuto smentire, tramite il portale Dottore ma è vero che, riguarda questo tipo di termometro. I termoscanner sono diventati utili per poter misurare velocemente la temperatura delle persone. Uno dei sistemi utili per poter evitare la diffusione […]
I termoscanner cancellano la memoria. L’ennesima fake news che la Fnomceo, la Federazione degli Ordini dei Medici, ha dovuto smentire, tramite il portale Dottore ma è vero che, riguarda questo tipo di termometro. I termoscanner sono diventati utili per poter misurare velocemente la temperatura delle persone. Uno dei sistemi utili per poter evitare la diffusione del Coronavirus è infatti quella di tenere controllata la temperatura di chi entra in luoghi chiusi aperti al pubblico. Oltre che per misurare l’eventuale febbre dei bambini e dei ragazzi che stanno per andare a scuola.
Tramite un post Facebook scritto da un’anonima infermiera australiana, misurare la temperatura con il termometro a infrarossi potrebbe andare a danneggiare direttamente la ghiandola pineale che si trova nel cervello. Ma gli esperti di neuroscienze smentiscono assolutamente la questione.
I termoscanner si impugnano come una pistola per misurare la temperatura tramite misurazione della radiazione infrarossa emessa dal corpo umano. Gli esperti sottolineano che non emettono radiazioni. Quindi non possono far male. Sono invece più pratici di altri termometri in commercio. Perché in pochissimi istanti e senza avere contatti con le persone si può avere una temperatura corretta, puntandoli alla fronte. Non sono pericolosi, non uccidono neuroni, non danneggiano il cervello e non cancellano la memoria.
Come usare correttamente i termoscanner
La Fnomceo dà indicazioni per non sbagliare a misurare la febbre con i termometri a infrarossi:
Spesso, tramite le misurazioni con i termoscanner a molte persone viene rilevata una temperatura di 34-35°C, oppure a più persone in fila viene rilevata la stessa temperatura. Dipende dal funzionamento e da come vengono utilizzati. Nel caso dei termometri ‘a pistola’ la misurazione può variare in base alla zona inquadrata, alla distanza dalla quale si punta e dallo strumento stesso (dal margine di errore dichiarato dall’azienda produttrice) – oltre che dalle condizioni dell’ambiente in cui si effettua la misurazione. Ecco perché le temperature uguali o superiori ai 37,5°C dovrebbero essere confermate con un termometro classico.
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Via | Ansa