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Psicologia: come accettare un punto di vista che non condivido?

Accettare un diverso punto di vista non è sempre facile, e questo vale anche se sei un grande esperto di psicologia. Vorremmo tutti avere la maturità sufficiente per non innervosirci di fronte a opinioni che si discostano molto dalla nostra, ma in realtà quello che finiamo per fare è cominciare a parlare senza sosta e […]

Psicologia: come accettare un punto di vista che non condivido?

Accettare un diverso punto di vista non è sempre facile, e questo vale anche se sei un grande esperto di psicologia. Vorremmo tutti avere la maturità sufficiente per non innervosirci di fronte a opinioni che si discostano molto dalla nostra, ma in realtà quello che finiamo per fare è cominciare a parlare senza sosta e cercare di far cambiare idea al nostro interlocutore.

Così facendo, però, non ci stiamo mettendo allo stesso livello di coloro che su Facebook attaccano indiscriminatamente gli utenti che non la pensano come loro? Non sarà dunque il caso di discostarci un tantino da questo modo di agire?

La risposta a entrambe le domande è si. Sappiamo bene che accettare un punto di vista diverso dal nostro richiede molta elasticità mentale, ma come si suol dire, chi ben comincia è a metà dell’opera! E allora cominciamo!

Psicologia: ecco come accettare un punto di vista che non condividi

Psicologia rabbia

Per accettare delle critiche o pareri che non combaciano con il nostro modo di pensare bisogna avere una buona dose di maturità. Nella vita bisogna infatti comprendere che si può anche non essere d’accordo su un determinato argomento, ma ciò non ci autorizza ad assumere comportamenti scortesi, aggressivi o crudeli nei confronti del nostro interlocutore. Non ci autorizza a ridere della persona che abbiamo di fronte. Questo vale sia dal vivo che sui social, dove i cosiddetti “leoni da tastiera” sembrano non avere davvero alcun limite.

Nessuno dovrebbe mai aggredire il prossimo solo perché la pensa in modo diverso dal nostro. Il comportamento più maturo è quello di esporre il proprio pensiero in modo pacato ed esaustivo, ascoltare ciò che il nostro interlocutore ha da dire (facendo in modo che nella nostra mente non si trasformi in un avversario), e – se è il caso – convenire che non si è d’accordo.

A meno che non abbiate una polvere magica, non potrete mai fare in modo che gli altri la pensino esattamente come voi. Per evitare di scivolare nelle accuse e nelle recriminazioni, imparate a fare un passo indietro dalla conversazione quando vi rendete conto che vi state spingendo “troppo oltre”. Non sempre è necessario cimentarsi nel classico “botta e risposta”. Imparate a comprendere che va bene avere punti di vista differenti, e che non è necessario aggredire (anche verbalmente) una persona affinché cambi il suo modo di pensare.

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