Livelli di vitamina D in gravidanza collegati al QI del bambino
Elevati livelli di vitamina D in gravidanza sono associati a un maggiore QI nel bambino: ecco come assumere le giuste dosi.
La carenza di Vitamina D in gravidanza è un problema molto comune. Nonostante si tratti di un nutriente fondamentale, che svolge importanti funzioni per il nostro corpo, spesso l’apporto di tale vitamina non è sufficiente, specialmente per le donne in dolce attesa. Un nuovo studio rivela però che elevati livelli di questa vitamina in gravidanza possono influenzare positivamente il QI del bambino.
Lo studio è stato pubblicato sulle pagine del Journal of Nutrition, e dimostra che livelli più elevati di vitamina D nelle future mamme sono collegati a punteggi di QI maggiori nei bambini. Dallo studio è anche emerso che le donne di colore in dolce attesa tendono ad avere minori livelli di questa importante vitamina. Ciò probabilmente accade perché il pigmento di melanina nella pelle ne riduce la produzione.
Per il loro studio gli autori hanno reclutato un campione di donne incinte, ed hanno raccolto informazioni in merito alla salute e allo sviluppo dei loro figli. Dopo aver preso in esame diversi fattori legati al QI, è emerso che i livelli di vitamina D in gravidanza sono associati al QI nei bambini di età compresa tra 4 e 6 anni.
Dal momento che si tratta di uno studio osservazionale, non è possibile stabilire una connessione di causa-effetto, tuttavia una tale scoperta potrebbe avere delle implicazioni molto importanti, per cui gli autori sperano di poter condurre ulteriori ricerche sull’argomento in futuro.
Carenza di vitamina D in gravidanza: cosa fare?
Gli esperti tengono a spiegare innanzitutto che quello della carenza di Vitamina D è un problema molto comune:
La carenza di vitamina D può verificarsi anche se si segue una dieta sana. A volte è correlata al nostro stile di vita, alla pigmentazione della pelle o ad altri fattori al di fuori del nostro controllo.
Per ovviare al problema esistono però dei rimedi efficaci e relativamente semplici. Ad esempio, è possibile seguire una dieta ricca di alimenti adatti ed esporsi al sole regolarmente. Purtroppo però questo non sempre è sufficiente:
Può essere difficile ottenere adeguati livelli di vitamina D attraverso la dieta, e non tutti possono compensare questo divario attraverso l’esposizione al sole.
Alla luce di ciò, una buona soluzione potrebbe essere dunque quella di assumere un buon integratore. Evitate però di acquistare prodotti di questo genere senza prima averne parlato con il vostro medico curante e senza che ve ne sia un’effettiva necessità.
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via | ScienceDaily