Così il sonno influenza il rischio di insufficienza cardiaca
Rischio insufficienza cardiaca: qual è il ruolo del sonno? Probabilmente non ne eravate ancora a conoscenza, ma gli adulti che dormono meglio e in modo più sano corrono un rischio inferiore del 42% di soffrire di insufficienza cardiaca rispetto a coloro che dormono poco e male.Ad esaminare il legame fra modelli del sonno e il […]
Rischio insufficienza cardiaca: qual è il ruolo del sonno? Probabilmente non ne eravate ancora a conoscenza, ma gli adulti che dormono meglio e in modo più sano corrono un rischio inferiore del 42% di soffrire di insufficienza cardiaca rispetto a coloro che dormono poco e male.
Ad esaminare il legame fra modelli del sonno e il rischio di soffrire di questo disturbo – noto anche con il nome di scompenso cardiaco – è un nuovo studio dell’American Heart Association Circulation, che ha preso in esame un totale di 408.802 partecipanti di età compresa tra 37 e 73 anni al momento del reclutamento, ovvero fra il 2006 e il 2010. I partecipanti sono stati seguiti per un periodo di follow up durato 10 anni.
Durante quell’arco di tempo, i ricercatori hanno individuato 5.221 casi di insufficienza cardiaca, ed hanno analizzato tali eventi in relazione alla qualità del sonno di ciascun partecipante.
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Rischio insufficienza cardiaca e scarsa qualità del sonno: una relazione problematica
Per analizzare la qualità del sonno, gli esperti hanno preso in esame misure come:
- Durata del sonno: breve (meno di 7 ore a notte), consigliata (da 7 a 8 ore) o prolungata (9 o più ore a notte).
- Problemi come insonnia e russamento
- Orario di risveglio al mattino (ovvero se il partecipante fosse mattiniero o nottambulo)
- Sonnolenza diurna.
Ebbene, dalle analisi è emersa con grande chiarezza l’innegabile importanza del sonno nella prevenzione dell’insufficienza cardiaca. Lo studio rivela infatti che i partecipanti con modelli di sonno più sani registravano una riduzione del 42% del rischio di sviluppare tale disturbo rispetto alle persone con un modello di sonno poco sano.
Nonostante altre misure, non considerate nello studio, potrebbero aver influenzato i risultati, gli autori fanno notare che già in precedenza la qualità del sonno è risultata significativamente associata al rischio di scompenso cardiaco.
I nostri risultati sottolineano l’importanza di migliorare i modelli di sonno generali per aiutare a prevenire l’insufficienza cardiaca.
via | ScienceDaily
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