Dolci alla cannabis più dannosi delle sigarette di erba?
I dolci alla cannabis non sono così innocui come sembrano. Ecco cosa spiegano gli esperti.
Mangiare dolci alla cannabis potrebbe non essere così sicuro come molti vorrebbero farci credere. A suggerirlo è uno studio pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine, i cui autori spiegano che in Colorado, dove la cannabis è legale, si sarebbero verificati più casi di intossicazione acuta, di disturbi psichiatrici e di eventi cardiovascolari in coloro che assumevano la cannabis attraverso dolcetti, caramelle e altri snack, piuttosto che per coloro che la fumavano.
Ma a cosa sarebbe dovuto questo strano fenomeno? Molto probabilmente fumare la cannabis fa sì che gli effetti vengano avvertiti nell’arco di qualche minuto, e quando si supera una certa soglia scatta una sorta di campanello d’allarme (ad esempio si cominciano ad avvertire sintomi come problemi allo stomaco, nausea e così via) che porta a smettere di assumerne.
Quando la cannabis viene assunta attraverso snack e dolcetti, l’effetto si avverte molto in ritardo, e questo potrebbe spingere i consumatori ad assumere sempre più dolci, nella speranza di ottenere l’effetto di “sballo” desiderato.
Il problema è che, nel frattempo, le sostanze si accumulano, e una volta che inizierete ad avvertire i primi sintomi potreste già essere intossicati. Per esaminare la questione gli esperti hanno analizzato un campione di 10 mila pazienti arrivati al pronto soccorso per abuso di alcol e cannabis, ed hanno constatato che una buona parte di essi aveva assunto alimenti alla cannabis. Dalle analisi è inoltre emerso che i problemi psichici e quelli al cuore si manifestavano maggiormente e in modo più grave proprio in coloro che avevano optato per i prodotti commestibili alla cannabis, e meno in coloro che avevano fumato questa sostanza.
Insomma, a quanto pare biscotti, caramelle alla cannabis e altri alimenti ormai diventati tanto di moda potrebbero non essere così innocui come sembrano.
via | Corriere