Medici e infermieri, il Covid mette a rischio la loro salute mentale
Medici e infermieri, il Covid mette a rischio anche la salute mentale: ecco quali sono i disturbi più diffusi a causa della pandemia
Per medici e infermieri, il Covid sta mettendo a dura prova anche la salute mentale. Turni di lavoro interminabili, paura del contagio o di non riuscire a fare abbastanza: questi sono solo alcuni dei problemi e dei drammi che stanno mettendo a rischio la salute mentale del personale sanitario. Un argomento, questo, che va approfondito e preso in seria considerazione, come spiegano i membri della University of Utah Health, autori di un nuovo studio pubblicato sul Journal of Psychiatric Research.
La ricerca è stata condotta da Aprile a Maggio 2020, ed ha preso in esame un campione di 571 operatori sanitari (fra i quali vi erano sia soccorritori che medici e infermieri).
Covid, medici e infermieri a rischio depressione
Più della metà di queste persone rischia di andare incontro a problemi di salute mentale a causa della pandemia da Covid. Fra i rischi più frequenti vi sono quello di soffrire di stress traumatico acuto, di depressione, ansia, o di soffrire di alcolismo e insonnia.
La maggior parte degli operatori sanitari e dei soccorritori non svilupperà necessariamente un disturbo da stress post-traumatico. Nonostante ciò, stanno comunque lavorando sotto forte costrizione, giorno dopo giorno, con molte incognite. Alcuni saranno suscettibili a una serie di problemi di salute mentale legati allo stress.
Delle persone intervistate nel corso dello studio, il 56% ha manifestato almeno un disturbo di salute mentale. A primeggiare sono stati, in particolar modo, l’uso problematico di alcol, l’insonnia e la depressione.
Stanno cercando di assicurarsi che le loro famiglie siano al sicuro e sono frustrati perché non hanno alcun controllo sulla pandemia.
La conseguenza di tutto ciò è chiaramente comprensibile: i medici vanno sempre più spesso incontro a burnout, traumi e stress.
I rischi per la salute mentale
Gli autori hanno anche scoperto che soprattutto gli operatori sanitari immunocompromessi (e quindi a maggior rischio di contagio) avevano maggiori probabilità di soffrire di stress, ansia e depressione.
Il dato sorprendente è che dopo aver trascorso del tempo a curare i pazienti, la paura del Covid tendeva a ridursi. Coloro che si erano trovati di fronte alle persone ammalate, nel corso del tempo avrebbero quindi manifestato minori rischi per la salute mentale. Ma a cosa sarà dovuto un simile effetto? Secondo gli autori, di fronte alla malattia gli operatori sanitari si sono resi conto del loro ruolo fondamentale. Hanno quindi messo a disposizione le loro conoscenze anche a rischio della propria incolumità.
Questa pandemia, per quanto orribile, ci offre l’opportunità di comprendere meglio l’enorme stress mentale e le tensioni che gli operatori sanitari devono affrontare in questo momento. Con questa consapevolezza, forse potremo sviluppare modi per mitigare questi problemi e aiutare gli operatori sanitari e i soccorritori ad affrontare meglio questo tipo di sfide in futuro.
Nel frattempo, a questi stessi operatori non possiamo che rinnovare il nostro ringraziamento.
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via | Eurekalert
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