Covid-19 e dieta: la pandemia ha ridotto il consumo di carne
Uno studio inglese mostra come il Covid-19 abbia modificato la dieta all'interno del Regno Unito. Il consumo di carne è sceso drasticamente.
Gli effetti della pandemia da Covid-19, come sappiamo, non si stanno riflettendo solo sulla nostra salute. Le abitudini di tutti i giorni, anche quelle legate al cibo, sono infatti cambiate per reazione indiretta. A darci una sveglia in tal senso è uno studio inglese condotto da Proagrica, in cui viene esposto un dato interessante.
Il Regno Unito, dove il consumo di carne è sempre stato piuttosto elevato, ha visto crollare drasticamente la domanda. Dagli esiti della ricerca risulta che già dall’inizio della pandemia, quindi a marzo 2020, il 18% dei britannici ha mangiato più cibo vegetariano o vegano. E si stima che circa 1/5 di questi continuerà a seguire una dieta su base vegetale se le condizioni legate al Coronavirus dovessero non cambiare.
In ogni caso 1/3 della popolazione inglese si è detta propensa quantomeno a ridurre la carne, a vantaggio di alternative vegetali. Da una parte quindi il Covid-19 ha stimolato stili alimentari più salutari, rendendo frutta e verdura più presenti sulle tavole britanniche, ma dall’altra ha messo in mostra le fobie di una nazione.
Covid-19: i costi alimentari da sostenere
La carne ha infatti un costo elevato e la crisi economica generata dallo tsunami Coronavirus ha fatto ridurre il suo consumo. E siamo abbastanza convinti del fatto che gli esiti di questo studio possano essere traslati dal Regno Unito anche ad altre nazioni europee. Segno che il Covid-19, come dicevamo in incipit di articolo, sta segnando forti cambiamenti negli stili di vita di tutti.
Dalla ricerca di Proagrica, condotta su oltre 1000 adulti, si evince anche un altro dato particolare, stavolta non connesso alla pandemia. Molti inglesi infatti guardano con più diffidenza gli alimenti animali per una questione salutistica ed etica. Ossia, allevamenti intensivi e malattie legate all’elevato consumo di carni.
Ma il fattore economico resta quello determinante per quanto riguarda la spesa alimentare, come afferma Graeme McCracken, amministratore delegato di Proagrica:
Gli inglesi possono affermare di essere una nazione di carnivori, ma ciò che alla fine potrebbe farci cambiare dieta è la pressione sul nostro budget per la spesa settimanale
E con questo dobbiamo davvero farci tutti i conti, nel senso più reale dell’espressione.
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