Benessereblog Salute Complicanze della meningite: un test del sangue aiuta a prevederle

Complicanze della meningite: un test del sangue aiuta a prevederle

UN tes del sangue può aiutare a prevedere le eventuali complicanze della meningite e i pazienti a maggior rischio di mortalità

Complicanze della meningite: un test del sangue aiuta a prevederle

Una semplice analisi del sangue potrebbe aiutare a prevedere le possibili complicazioni della meningite e individuare i casi gravi e a maggior rischio di mortalità. A suggerirlo è un nuovo studio recentemente condotto su un campione di 270 pazienti. Lo studio è nato dalla collaborazione fra i membri del reparto di Medicina interna dell’Ospedale “Lotti” di Pontedera, quelli dell’Ospedale ‘Cotugno’ di Napoli e i membri del Cnr di Pisa.

Gli autori hanno scoperto che un particolare biomarcatore può fungere da efficace “predittore” di mortalità nei pazienti affetti da meningite batterica. Il biomarcatore  in questione è il D-dimero. Si tratta di un prodotto di degradazione della fibrina generalmente analizzato per individuare gli eventuali casi di trombosi venosa profonda, embolia polmonare e di infarto. Gli esperti consigliano di sottoporsi al test del D-dimero anche per la formulazione di diagnosi di patologie che possono causare un’eccessiva o anomala coagulazione.

I pazienti coinvolti nella ricerca sono stati sottoposti ad esami e analisi presso l’ospedale ‘Cotugno’ di Napoli e le altre strutture sanitarie presenti nel territorio nazionale.

Il test del sangue che aiuta a prevedere le complicanze della meningite

Ciò che è emerso è che, nei pazienti con meningite meningococcica, un esame del sangue volto a rilevare la presenza di D-dimero, eseguito nelle prime 24 ore, potrebbe consentire di individuare i soggetti che corrono un più alto rischio di mortalità. Permetterebbe inoltre di individuare i soggetti che potrebbero andare incontro a maggiori e più gravi complicanze legate alla meningite.

Una simile scoperta può rivelarsi incredibilmente utile. Darebbe infatti la possibilità di inquadrare in modo tempestivo i pazienti (spesso giovanissimi) maggiormente a rischio. Il tutto, attraverso un esame a basso costo, che potrebbe essere eseguito in tutti i laboratori.

Lo studio “D-dimero come biomarcatore per la previsione precoce degli esiti clinici in pazienti con infezioni invasive gravi dovute a Streptococcus Pneumoniae e Neisseria Meningitidis” è apparso sulla rivista “Frontiers in Medicine“.

via | Ansa
Foto di PublicDomainPictures da Pixabay

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