Covid 19: dal Brasile chiedono un cambio di nome
Covid 19: dal Brasile chiedono che un cambio di nome, la malattia dovrebbe essere classificata come una febbre virale trombotica
Dal momento che produce trombi, la Covid 19 dovrebbe avere un altro nome. Dovrebbe essere classificata come “febbre virale trombotica“. Ad avanzare questa ipotesi sono i membri dell’Istituto di ricerca Oswaldo Cruz, autori di un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Memorias. Gli esperti spiegano che il Sars-Cov-2, il virus responsabile della Covid 19, può provocare delle ostruzioni nella circolazione sanguigna, ovvero dei trombi.
Per questa ragione dovrebbe essere classificata come febbre virale trombotica. Allo stato attuale è invece classificata come Sars (Severe acute respiratory syndrome, ovvero “sindrome respiratoria acuta grave”).
Il coronavirus scoperto nella provincia di Hubei, in Cina, alla fine del 2019, è diventato noto in tutto il mondo per aver causato la Covid-19. Abbiamo trovato prove inconfutabili nella letteratura attuale che Covid-19 è la prima malattia virale che può essere etichettata come febbre trombotica virale. Il nostro articolo sottolinea che SARSCoV-2 va ben oltre la polmonite o la SARS. Le infezioni da Covid-19 promuovono notevoli interazioni tra endotelio, coagulazione e risposta immunitaria, creando un background in grado di promuovere una “tempesta trombotica”, molto più di una “tempesta di citochine”.
Nei pazienti ospedalizzati – aggiungono gli autori – vediamo manifestazioni trombotiche nonostante la consueta pratica clinica della tromboprofilassi.
https://www.benessereblog.it/post/572616/cose-la-trombosi-i-sintomi-e-chi-e-piu-a-rischio
Covid 19: le conclusioni degli esperti
L’articolo riporta la forma di un nutrito numero di specialisti che lavorano in terapia intensiva, in cardiologia, in ematologia, virologia, immunologia e nel campo della biologia molecolare. Attraverso il loro lavoro, gli esperti vogliono anche richiamare l’attenzione su un test, la tromboelastometria rotazionale (ROTEG), che permetterebbe di identificare efficacemente i pazienti affetti dalla malattia che rischiano di andare incontro a un problema di ipercoagulazione.
La valutazione dei parametri della coagulazione è importante almeno quanto la valutazione dei parametri respiratori nei pazienti con Covid-19.
Fra i potenziali bersagli per il trattamento della Covid, gli esperti richiamano infine l’attenzione su un enzima essenziale di SARS-CoV-2, Mpro, che ha mostrato un’interazione con i farmaci anticoagulanti.
via | Ansa, Memorias
Foto di Miguel Á. Padriñán da Pixabay