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Trombosi cerebrale: sintomi e terapie

La trombosi cerebrale si verifica quando un trombo si forma nel cervello: scopri quali sono i campanelli di allarme e come agire.

Trombosi cerebrale: sintomi e terapie

Fonte immagine: VSRao

La trombosi cerebrale si verifica quando un coagulo di sangue ostruisce una delle arterie del cervello. Ciò significa che, se il sangue si raccoglie in questa sede, inizierà a fuoriuscire nei tessuti cerebrali causando probabilmente un’emorragia o un grave gonfiore del cervello.

Tale catena di eventi è riconducibile ad un ictus. Un ictus può danneggiare il cervello e il sistema nervoso centrale: pertanto richiede delle cure mediche immediate. Tuttavia, se trattato per tempo, l’ictus può non avere conseguenze preoccupanti.

Che cos’è la trombosi cerebrale

Se la trombosi alla gamba è la manifestazione più comune di questa patologia, i trombi possono formarsi anche in altre parti del corpo. Ad esempio nel cervello. La trombosi cerebrale è l’ostruzione di un’arteria nel cervello, provocata da un coagulo di sangue, che può causare la perdita di ossigeno nella stessa regione del cervello nella quale lo fornisce. La trombosi cerebrale è una malattia cerebrovascolare rara che può colpire qualsiasi fascia di età, sebbene sia leggermente più comune nelle donne e nei pazienti giovani.

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Fonte: geralt

Sintomi di trombosi cerebrale

Un coagulo di sangue a livello cerebrale può innescare una pressione tale da causare il rigonfiamento del cervello. Questa pressione può causare mal di testa. Ma, nei casi più gravi, può portare ad importanti danni al tessuto cerebrale. Tra i 10 sintomi della trombosi cerebrale più lievi abbiamo:

  • forti mal di testa
  • visione offuscata
  • nausea
  • vomito

In quanto al mal di testa, questo è piuttosto facile da identificare in quanto ha generalmente un esordio improvviso, può essere localizzato solo su un lato della testa, peggiora quando il paziente è sdraiato o fa esercizio, disturba il sonno e non risponde a i soliti trattamenti andando progressivamente a peggiorare.

Nei casi più gravi di trombosi cerebrale, possono manifestarsi sintomi simili a un ictus. Questi possono includere:

  • la comparsa improvvisa di una deviazione dell’angolo della bocca
  • disturbi del linguaggio (disartria o afasia)
  • diminuzione della vigilanza
  • intorpidimento del corpo unilaterale
  • debolezza

Una volta comparsi, richiedono l’immediato consulto del parere di un medico.

Sintomi trombosi cerebrale Astrazeneca

Si è parlato negli ultimi mesi di una connessione tra il vaccino Astrazeneca e dei casi di trombosi cerebrale. In particolare, si è scoperto come gli anticorpi sviluppati dopo la vaccinazione possano legarsi, in casi veramente molto rari, alle piastrine, attivandole e innescando un meccanismo che sfocia nella formazione di trombi nel sangue.

Di conseguenza l’Ema, ribadendo l’efficacia e il buon rapporto rischio/beneficio del vaccino stesso, ha ritenuto opportuno ampliare i warning informativi in modo da mettere al corrente il personale medico ed i fruitori del rischio di eventi tromboembolici.

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Trombosi cerebrale, diagnosi

In sede di diagnosi di trombosi cerebrale, il medico si occupa di valutare i sintomi unitamente alla storia medica e familiare del paziente. La diagnosi finale si effettua in base al controllo della circolazione sanguigna nel cervello attraverso test di imaging (dai quali si evincono eventuali coaguli di sangue e gonfiore). Si tratta della tomografia computerizzata (TC) e/o della risonanza magnetica (RM), entrambe eseguite con la somministrazione di mezzi di contrasto.

Fonte: geralt

Come si cura la trombosi cerebrale

La trombosi cerebrale può diventare una condizione pericolosa per la vita se non viene trattata. Se presa in tempo, si può curare con la semplice assunzione di farmaci. Tuttavia, le opzioni di trattamento dipendono dalla gravità della condizione. La prima preoccupazione deve essere quella di prevenire e dissolvere i coaguli di sangue nel cervello. Per questo, sono utili i farmaci anticoagulanti o fluidificanti del sangue, come l’eparina iniettata (anticoagulanti usati anche in caso di embolia polmonare).

Trombosi cerebrale, la terapia

Una volta stabilizzata la situazione, in genere i medici ritengono opportuno passare ad un anticoagulante orale. Chiarita la situazione coaguli o della formazione del trombo, è necessario anche trattare i sintomi della trombosi. Ad esempio, se è stata accompagnata da una crisi convulsiva, i medici prescriveranno farmaci antiepilettici. Nei casi più gravi di trombosi cerebrale, i medici possono raccomandare un intervento chirurgico volto a rimuovere il coagulo di sangue e riparare il vaso sanguigno.

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Le cause ed i fattori di rischio

Le cause della trombosi cerebrale possono essere numerose. Tra queste ci sono alcune malattie, specie infettive, a carico della testa e del collo; le malattie generali acute o croniche; le trombofilie ed alcuni farmaci, in particolar modo i contraccettivi ed i farmaci cortisonici. Un’altra causa consiste nei traumi o negli interventi neurochirurgici.

Esistono alcune malattie che predispongono alla trombosi cerebrale. Tra queste, il diabete, l’ipertensione, il colesterolo alto o trigliceridi e l’occlusione dei vasi del collo (frequenti nei pazienti anziani). La triade di Virchow è lo strumento utile ai medici per individuare cause e fattori di rischio della trombosi.

I fattori di rischio differiscono nel caso di bambini e adulti. Per quanto riguarda i neonati ed i piccoli di pochi anni, sono da riscontrarsi in:

  • Problemi di coagulazione del sangue
  • Anemia falciforme
  • Malattie cardiache: congenite o acquisite
  • Carenza di ferro
  • Alcune infezioni
  • Disidratazione
  • Ferita alla testa

I fattori di rischio per gli adulti includono:

  • Gravidanza e prime settimane dopo il parto
  • Contraccezione orale
  • Problemi con la coagulazione del sangue
  • Cancro
  • Malattie vascolari del collagene
  • Obesità
  • Bassa pressione sanguigna nel cervello
  • Malattie infiammatorie intestinali

Trombosi cerebrale, conseguenze

Se la situazione non è grave e si interviene tempestivamente, le conseguenze della trombosi cerebrale possono non essere preoccupanti. Non si deve dimenticare, tuttavia, che ciò che comporta è un vero e proprio infarto cerebrale, dal quale possono derivare importanti problemi di salute. Tra questi, il soggetto può manifestare la perdita di movimento muscolare, un minore controllo del movimento dei muscoli della bocca e della gola, una maggiore difficoltà nel parlare e nel deglutire, la perdita di memoria, la perdita dell’autosufficienza.

Prevenzione della trombosi cerebrale

La trombosi cerebrale si può prevenire seguendo uno stile di vita sano, una dieta equilibrata, un regolare esercizio fisico (anche solo una camminata di 30-40 minuti al giorno), e riducendo le fonti di stress quotidiano. Importante è consultare il proprio medico che, conoscendo la propria situazione medica, saprà fornire tutti i consigli e le indicazioni delle quali si abbia bisogno nel singolo caso.

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Conclusioni

La trombosi è la situazione che si verifica quando un trombo o un coagulo di sangue (embolo, trombo, coagulo non sono la stessa cosa) impedisce oppure ostacola la circolazione sanguigna. Nel caso della trombosi cerebrale il trombo si trova nel sistema del cervello. Tale patologia, che è piuttosto rara, può colpire qualsiasi sesso e fascia di età, sia adulti che i bambini. Tra i fattori di rischio ad essa legati ci sono i contraccettivi orali, la gravidanza e l’uso di terapie ormonali. La diagnosi viene effettuata tramite tomografia computerizzata (TC) e/o risonanza magnetica (RM).

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