Celiachia: sintomi adulti e bambini e le cause
Come capire se si soffre di celiachia? Dai un'occhiata alla lista dei sintomi della malattia e scopri come affrontarla
Fonte immagine: Foto di Luisella Planeta Leoni da Pixabay
La celiachia è una reazione immunitaria scatenata dall’assunzione di glutine. Tale reazione, se ripetuta nel tempo, può portare a uno stato di infiammazione cronica, che potrà causare lo sviluppo di condizioni anche gravi. In Italia si stima che siano circa 600.000 le persone che soffrono di questo disturbo. Sebbene infatti i casi accertati si aggirino in realtà intorno ai 200.000, gli esperti ritengono che la celiachia sia spesso ignorata dai pazienti per via dei sintomi talvolta poco specifici.
Questa patologia colpisce più spesso le donne, ma può interessare anche i maschi e manifestarsi a qualunque età, anche durante l’infanzia.
Esistono dei fattori che aumentano il rischio di soffrire di celiachia? In realtà si. Gli esperti hanno infatti osservato che alcuni elementi (come la familiarità, fattori ambientali e la presenza di malattie autoimmuni) possono aumentare le probabilità di soffrire di questa condizione.
Ma quali sono i sintomi della celiachia? E come affrontare il problema in modo efficace senza compromettere il proprio benessere fisico e psicologico?
In questo articolo risponderemo a tutte le tue domande in merito alla celiachia, scopriremo quali sono i sintomi negli adulti e nei bambini, e vedremo quali alimenti portare in tavola e quali evitare. Prima di tutto però, vediamo cosa è il glutine.
Che cos’è il glutine e dove si trova?
Di certo lo avrai sentito nominare molto spesso. La parola glutine deriva dal latino, e significa “colla“.
Negli ultimi anni sempre più persone hanno cominciato a seguire una dieta senza glutine, talvolta nella speranza di riuscire a dimagrire grazie a questo stratagemma. In realtà, se non sei celiaco (ovvero se non sei intollerante al glutine) non hai dei veri motivi per eliminarlo dalla tua dieta.
Il glutine è infatti semplicemente un complesso proteico che si trova in molti cereali (orzo, frumento e segale) e che viene spesso aggiunto come additivo a molti cibi (come salse e piatti pronti).
Normalmente, questo composto non provoca danni alla salute. Tuttavia, nelle persone celiache potrebbe innescarsi una reazione immunitaria che, a lungo andare, porterà a un malassorbimento delle sostanze nutrienti e a un progressivo deterioramento della salute del soggetto, con conseguenze come un involontario calo di peso, problemi allo stomaco, flatulenza, meteorismo e diarrea.
Le cause della celiachia
Come abbiamo visto, alcuni fattori possono aumentare il rischio di soffrire di celiachia. Fra questi vi sono i fattori ambientali (ovvero l’assunzione di prodotti contenenti glutine) e fattori genetici. Anche la presenza di alcune malattie autoimmuni può aumentare il rischio di soffrire di questa condizione.
Fra le più comuni rientrano il diabete mellito di tipo 1, l’artrite reumatoide e la tiroidite. Inoltre, anche aver contratto un’infezione intestinale da rotavirus durante l’infanzia potrebbe rappresentare un ulteriore fattore di rischio.
Ciò che non è ancora chiaro è il motivo per cui, in un campione di persone con predisposizione genetica per la celiachia, solo una percentuale minima (ovvero il 3%) sviluppi la malattia.
Come funziona la celiachia? Il meccanismo della malattia
Come ormai sappiamo, ciò che scatena la reazione avversa in una persona celiaca è l’assunzione di cibi e bevande contenenti glutine.
In particolar modo, a provocare un simile effetto è la gliadina, una proteina che nei soggetti più sensibili causa un’infiammazione dell’intestino. Di conseguenza, il sistema immunitario attacca erroneamente il tessuto sano della parete intestinale, che è ricoperto da tante piccole escrescenze chiamate villi, il cui compito è quello di assorbire le sostanze nutrienti introdotte attraverso la dieta.
È così che cominciano a manifestarsi i sintomi della malattia celiaca.
I sintomi della celiachia
Ma come si accorge di essere celiaci? In realtà i sintomi della celiachia possono variare molto da paziente a paziente. Convenzionalmente si considerano dei sintomi tipici della malattia (a cominciare dalla diarrea), ma sempre più spesso chi soffre di celiachia manifesta disturbi che a prima vista non farebbero mai pensare a questa particolare condizione.
Inoltre, in molti casi la malattia è asintomatica, e chi ne è affetto la scopre solamente dopo aver condotto degli esami per altre ragioni di salute.
Detto ciò, vediamo quindi quali sono i sintomi della celiachia negli adulti e nei bambini, sia quelli più classici che i sintomi meno noti.
Celiachia: sintomi adulti
Abbiamo accennato che nella forma più classica, la celiachia causa soprattutto diarrea, ma come sono le feci del celiaco? In presenza di questa condizione, saranno particolarmente maleodoranti, a causa della presenza di grasso.
Il soggetto avvertirà inoltre i seguenti sintomi:
- Gonfiore e crampi allo stomaco
- Meteorismo
- Involontaria perdita di peso
- Frequenti afte alla bocca
- Formicolio alle mani e ai piedi
- Difficoltà di attenzione e concentrazione
- Mente annebbiata
- Depressione e ansia
- Alopecia, ovvero una forte perdita di capelli
- Debolezza muscolare
- Convulsioni
- Disturbi del ciclo mestruale
- Cefalea.
Il paziente celiaco potrebbe sviluppare anche altre condizioni come anemia da carenza di ferro, osteoporosi e infertilità.
Celiachia: sintomi bambini
Se il tuo bambino manifesta alcuni dei disturbi che abbiamo elencato, probabilmente ti starai chiedendo se non si tratti di un problema legato al glutine. Ma come fare a capire se tuo figlio è celiaco? Nei bambini sono frequenti i sintomi gastroenterologici in forma sfumata, con manifestazioni come:
- Mal di pancia
- Difficoltà di digestione
- Mancanza di appetito
- Diarrea cronica e/o stitichezza
- Presenza di feci schiumose e gialle
- Vomito
- Meteorismo
- Apatia
- Irritabilità
- Rallentamento o arresto della crescita e ridotta statura.
La celiachia può dare luogo anche a sintomi come la dermatite erpetiforme causata dal glutine, una malattia della pelle che comporta la comparsa di vescicole e di bolle che causano un forte prurito. In tal caso, si parla di celiachia cutanea o di celiachia della pelle.
Diagnosi: come si accerta la celiachia?
Sulla base dei sintomi che abbiamo visto, pensi di soffrire di celiachia? In tal caso, la prima cosa da fare sarà quella di consultare un medico. Non cimentarti in stravaganti diete fai da te, poiché rischieresti di commettere degli errori e di aggravare così i tuoi sintomi. Uno specialista ti consiglierà degli appositi esami per la celiachia (a cominciare da un test del sangue) per formulare una corretta diagnosi.
Ma come capire se si è celiaci dagli esami del sangue? Un esame specifico permetterà di valutare il livello di alcuni anticorpi (ovvero anti-endomiso e anti-transglutaminasi) che vengono prodotti quando l’organismo percepisce il glutine come una sostanza pericolosa e nociva.
Qualora tali anticorpi dovessero essere riscontrati dalle analisi del sangue, si procederà poi con una gastroscopia con biopsia, durante la quale lo specialista preleverà dei campioni di mucosa intestinale per analizzarli e valutare l’eventuale presenza di segni della malattia.
In età pediatrica, se non è strettamente necessario, è possibile evitare la biopsia duodenale, che rappresenta comunque un esame senz’altro fastidioso e invasivo.
Dopo aver formulato la diagnosi, il paziente dovrà essere seguito da una nutrizionista o dietologa esperta, che consiglierà la corretta dieta da seguire. Dopodiché, sarà necessario sottoporsi a dei controlli periodici per valutare il proprio stato di salute.
Come si cura la celiachia?
Il trattamento della celiachia prevede la semplice adozione di una dieta senza glutine. Nella stragrande maggioranza dei casi, questo semplice cambiamento può migliorare significativamente la qualità della vita. Ciò non significa che dovrai eliminare ogni alimento gustoso dalla tua vita.
L’alimentazione dovrà essere ben bilanciata, e dovrà comprendere una varietà di alimenti, per cui consulta sempre un medico prima di iniziare ad eliminare o inserire nuovi cibi. I celiaci possono mangiare solo cereali senza glutine e farine senza glutine: leggere le etichette dei prodotti è fondamentale per curare il disturbo.
Ad ogni modo, non dimenticare che molti alimenti sono già privi di glutine per natura. Cosa possono mangiare i celiaci?
- Carne
- Verdure e ortaggi
- Patate e riso
- Legumi
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Celiachia: i cibi da evitare
Vediamo infine quali sono i cibi che un celiaco non può mangiare. Ecco di seguito una lista di alimenti che dovresti evitare:
- Pane
- Pasta
- Alimenti a base di cereali e farine di avena, frumento, farro, orzo, grano, Kamut e malto
- Seitan
- Piatti pronti (che possono contenere tracce di glutine)
- Salse e dadi solubili
- Insaccati
- Caramelle contenenti il glutine come addensante
- Birra: viene prodotta dalla fermentazione dell’orzo
- Orzo solubile
- Preparati per minestrone
- Carne o pesce impanati
- Bevande a base di avena
- Dolci preparati con farine vietate
Per maggiori informazioni sulla celiachia e sui cibi ammessi e vietati, ti consigliamo di consultare il sito dell’Associazione Italiana Celiachia e il sito della Fondazione Veronesi, dove troverai informazioni utili e dettagliate in merito a questa condizione e sul miglior modo per affrontarla.
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I sintomi della celiachia: cosa devi sapere
La celiachia è una reazione immunitaria provocata dall’assunzione di glutine. A lungo andare una simile reazione può danneggiare la salute di chi soffre di questa condizione, causando danni sia a livello fisico che psicologico.
Il primo sintomo della celiachia è generalmente rappresentato da una frequente diarrea, ma possono manifestarsi anche molti altri disturbi, come:
- Gonfiore allo stomaco
- Meteorismo
- Perdita di peso
- Formicolio a mani e piedi
- Depressione
- Ansia
- Afte alla bocca.
Se manifesti questi sintomi o quelli che abbiamo segnalato nell’apposita sezione, parlane con il tuo medico e sottoponiti agli esami per diagnosticare la celiachia. Non affidarti alle diete fai da te prima di aver ottenuto una diagnosi, e anche in quel caso, consulta un dietologo esperto che saprà consigliarti un’alimentazione bilanciata e sana.
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