INCI: cos’è e come leggerlo per capire se un prodotto cosmetico è di qualità (oppure no)
L'INCI è la carta di identità di ogni prodotto, anche i cosmetici che applichiamo sul corpo. Saperlo leggere è fondamentale per la nostra salute e bellezza
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Cosa è un INCI? Come si legge? E soprattutto, come sapere se un prodotto cosmetico è di buona qualità o se contiene degli ingredienti potenzialmente dannosi, nocivi o persino cancerogeni? Probabilmente ti sarà capitato, almeno una volta nella vita, di dare un’occhiata alla lista degli ingredienti che si trova indicata sull’etichetta dei tuoi prodotti cosmetici preferiti, come deodoranti, shampoo per capelli, creme per il viso o per il corpo.
Se non lo hai mai fatto, sarà il caso di cominciare a farlo.
L’etichetta dei prodotti cosmetici rappresenta infatti una sorta di carta di identità che ti indica quali sono la modalità di conservazione e le funzioni che dovrebbe avere il determinato prodotto, e naturalmente indica anche gli ingredienti utilizzati, e cioè il cosiddetto INCI, acronimo di “International Nomenclature of Cosmetic Ingredients” (Nomenclatura Internazionale degli Ingredienti Cosmetici).
È leggendo attentamente questa “carta d’identità” che potrai tutelare la tua salute ed evitare di utilizzare dei prodotti potenzialmente nocivi per il tuo benessere.
In questo articolo vedremo quali sono le informazioni indicate sulle etichette, scopriremo cosa si intende con il termine INCI e vedremo come leggere e distinguere gli ingredienti “buoni” da quelli “da evitare”.
Cosa deve essere indicato sull’etichetta di un prodotto?
L’etichetta di un prodotto deve contenere una serie di informazioni utili per il consumatore. Tali informazioni ti permetteranno di conoscere la composizione di quel prodotto specifico, le modalità di utilizzo e di conservazione, la funzione del prodotto e molte altre informazioni utili.
Vediamo brevemente di quali si tratta:
- Nome o ragione sociale e indirizzo della Persona Responsabile
- Contenuto nominale (al momento del confezionamento) che deve essere indicato in peso o in volume
- Il numero del lotto di fabbricazione
- La funzione benefica del determinato prodotto
- La lista degli ingredienti, che sarà indicata con la dicitura INCI
- La data di scadenza, ovvero quella entro la quale il prodotto (se conservato in maniera ottimale) continuerà a svolgere le sue funzioni. Questa data sarà indicata con giorno, mese e anno, e dovrà essere preceduta dalla dicitura “usare preferibilmente entro…”. Qualora la durata minima di utilizzo dovesse superare i 30 mesi, potrà essere indicata attraverso il PAO (Period after opening – Periodo dopo l’apertura), che indica appunto il periodo di tempo in cui sarà possibile utilizzare il prodotto dopo averlo aperto.
INCI cosmetici: cosa è?
Ma a questo punto, cosa è dunque l’INCI? E come faccio a sapere se un prodotto ha un buon INCI? Abbiamo già visto che con questa sigla si indica una sorta di “elenco” degli ingredienti che vengono impiegati nella produzione di un determinato cosmetico.
L’uso di questa nomenclatura è stato introdotto ufficialmente nel 1997 in Europa, con lo scopo di permettere ai consumatori di riconoscere le sostanze che – per varie ragioni, ad esempio a causa di allergie – non dovrebbero utilizzare.
Probabilmente a questo punto ti starai domandando come leggere l’INCI. Per orientarti in questo elenco di informazioni, sarà utile conoscere alcune semplici regole. Vediamo dunque quali sono le caratteristiche di un INCI che dovresti conoscere.
Ordine degli ingredienti nell’INCI dei cosmetici
Tutti gli ingredienti che troverai elencati nell’INCI sono inseriti in ordine in base al peso, ovvero in base alla quantità maggiore di prodotto impiegato. Il primo prodotto sarà quindi quello presente in maggior quantità. Gli ingredienti la cui quantità è al di sotto dell’1% saranno elencati alla fine della lista in ordine sparso.
Il nome degli ingredienti
- Il nome degli ingredienti è indicato in inglese.
- I componenti vegetali sono invece indicati in latino. In tal caso, potresti trovare indicata anche la parte della pianta impiegata o il tipo di derivato (sempre in inglese). Potresti dunque trovare l’indicazione di un ingrediente come l’olio di avocado con la dicitura “Persea Gratissima Oil”.
- Le sostanze aromatizzanti sono indicate con il termine “parfum” (o aroma).
- Gli estratti vegetali e gli oli vengono invece indicati con il nome botanico della pianta di provenienza.
- Gli ingredienti provenienti da agricoltura biologica sono evidenziati con l’apposizione di un asterisco accanto alla parola.
Cosa non deve esserci nell’INCI dei cosmetici?
Prima di rispondere a questa domanda, è importante ricordare che, se un prodotto riceve l’autorizzazione per essere immesso sul mercato, ciò vuol dire che non è dannoso per la salute. Tuttavia, è pur vero che il fatto che un ingrediente sia consentito dalla legge, non implica che sia del tutto innocuo, ma solo che può essere usato nella preparazione di cosmetici in quantità limite (o massime) stabilite dalla legge, entro le quali non vi sono dei rischi comprovati per la salute del consumatore.
Siamo dunque noi acquirenti a dover scegliere se e quali prodotti applicare sulla nostra pelle.
Ad esempio, alcuni dei più comuni ingredienti presenti nei prodotti che hai in casa possono causare allergie o altri tipi di reazioni. Fra gli ingredienti che destano maggiori perplessità nei consumatori vi sono ad esempio i siliconi, i petrolati e i parabeni.
Ma vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.
Siliconi
Sono dei composti a base di silicio che vengono impiegati da molte aziende cosmetiche per la realizzazione di prodotti di vario genere. Il motivo è molto semplice: i siliconi hanno delle proprietà idrorepellenti, antistatiche e sono in grado di resistere alle alte temperature, per cui sono considerati molto vantaggiosi nella produzione cosmetica.
Tuttavia, possono anche disidratare la pelle e renderla più secca. Potrai trovarli indicati nell’etichetta con nomi che finiscono con –thicone, –one, –ane (ad esempio il dimethicone, il cyclomethicone, il cyclopentasiloxane).
Parabeni
Si tratta di conservanti che hanno delle proprietà antibatteriche e antifungine e che vengono impiegati nell’industria cosmetica, in quella farmaceutica e nell’industria alimentare. Nonostante molte persone ritengano che queste sostanze possano causare il cancro (e in particolar modo il cancro al seno), al momento non esistono delle evidenze scientifiche solide a conferma di tali sospetti.
Petrolati
Noti anche con il nome di vaselina o gel di petrolio, si tratta di sostanze che derivano dagli scarti di raffinazione del petrolio. Un po’ come i siliconi, anche i petrolati vengono impiegati in campo cosmetico (e non solo) per la loro capacità di conferire alla pelle un aspetto liscio e vellutato. Purtroppo non sempre è tutto oro quel che luccica. Queste sostanze infatti potrebbero alterare la normale respirazione cutanea, creando una barriera tra l’ambiente esterno e la pelle. Puoi riconoscere la presenza di petrolati in un prodotto semplicemente leggendo l’INCI, dove sono indicati con nomi come Mineral Oil, Paraffinum Liquidum, Petrolatum, Vaselina, Cera microcristallina.
SLES e SLS
Con queste sigle potrai individuare i tensioattivi Sodium Lauryl Sulfate (SLS) e il Sodium Laureth Sulfate (SLES). Si tratta di ingredienti estremamente diffusi nella produzione shampoo e bagnoschiuma (sono quelle sostanze che sciolgono lo sporco producendo la famosa schiuma). Purtroppo questi composti sono piuttosto aggressivi per la pelle, e potrebbero alterarne il normale PH. Per questo motivo, sono sempre meno usati in campo cosmetico.
Queste sono solo alcune delle sostanze che destano preoccupazione nei consumatori per via del loro potenziale effetto nocivo per la salute o/e dell’impatto che potrebbero avere sull’ambiente.
Come sapere se un prodotto cosmetico e di qualità?
La lista di sostanze da conoscere e riconoscere è in realtà molto lunga, e riuscire a orientarsi potrebbe sembrare impossibile. E quindi cosa possiamo fare? Come capire se un cosmetico è buono o se è il caso di lasciarlo sullo scaffale del supermercato e passare oltre?
La buona notizia è che, anche in questo caso, la tecnologia può darci una mano. Per capire se un prodotto va bene o no, potresti infatti servirti di uno dei numerosi strumenti messi a disposizione per noi consumatori.
Esistono ad esempio delle app per leggere l’INCI, o anche degli appositi siti web con tanto di “biodizionario” (una sorta di database con gli inci dei cosmetici e la spiegazione sulle loro caratteristiche e funzioni), dove trovare tutte le informazioni sugli ingredienti contenuti nei tuoi prodotti.
Prima di acquistare un prodotto sarà dunque utile scoprire se è di buona qualità o se si tratta di un cosmetico considerato “inaccettabile”. Per farlo, ti basterà inserire gli ingredienti nel campo di ricerca, e otterrai dei risultati suddivisi in una sorta di semaforo con bollini rossi, gialli e verdi.
Vediamo cosa indicano:
- Due bollini rossi: il prodotto è inaccettabile
- Un bollino rosso: l’uso è sconsigliato
- Bollino giallo: potrebbe essere utilizzato
- Un bollino verde: il prodotto è accettabile
- Due bollini verdi: il prodotto è ottimo.
INCI cosmetici: cosa devi sapere
A questo punto hai a disposizione tutte le informazioni necessarie per leggere l’INCI dei prodotti e riconoscere gli ingredienti di buona qualità da quelli da evitare.
Ricorda dunque che, prima di acquistare un prodotto che applicherai e spalmerai sulla pelle tutti i giorni, è buona norma conoscerne gli ingredienti e scegliere dei prodotti cosmetici con INCI verde in modo da fare delle scelte consapevoli e benefiche sia per la tua salute che per quella dei tuoi cari.