Triade di Virchow, tutto quello che bisogna sapere
Tutto quello che c'è da sapere sulla Triade di Virchow, che descrive fattori di rischio e cause della formazione di trombi.
Fonte immagine: Foto di Narupon Promvichai da Pixabay
La triade di Virchow è un termine che in medicina serve a indicare le tre macro categorie di fattori che provocano la trombosi. Queste alterazioni descritte dal medico che ha dato il nome alla triade vanno a intaccare l’endotelio dei vasi sanguigni, il flusso del sangue e la sua coagulazione, favorendo la comparsa di trombi.
La descrizione risale al 1856, quando un medico tedesco in una sua pubblicazione decise di illustrare le cause dell’embolia polmonare (spesso popolarmente definita, in modo erroneo, come trombosi polmonare). I suoi studi, per lunghi anni, hanno cercato di comprendere le dinamiche di questa malattia e in particolare il viaggio che i trombi che si formano nelle vene, soprattutto degli arti inferiori (la trombosi alla gamba è la manifestazione più comune), compiono verso altre parti del corpo, come il sistema vascolare polmonare, causando, appunto, embolia polmonare.
Cos’è la triade di Virchow
Come già detto in precedenza, con il termine “triade di Virchow” si indica l’insieme dei fattori che provocano la formazione di trombi n ei vasi sanguigni. Questo raggruppamento comprende le tre principali alterazioni del sistema cardiocircolatorio che possono provocare l’insorgenza di coaguli di sangue che possono poi provocare i sintomi della trombosi e tutte le relative conseguenze e complicanze che ne derivano. La triade è composta da:
- Danno endoteliale (lesioni o disfunzioni)
- Variazioni del flusso ematico (stasi e turbolenza)
- Ipercoagulabilità
La triade di Virchow è utile ai medici per comprendere per quale motivo un paziente ha avuto una trombosi arteriosa o venosa, partita da un trombo che si è formato nel suo organismo, tenendo in considerazione tre aspetti fondamentali di questa malattia.
La triade di Virchow originale e quella moderna differiscono lievemente, a partire dal fatto che quella originale del medico tedesco descriveva principalmente le conseguenze della trombosi, mentre quella attuale le cause della trombosi.
Chi era Rudolf Virchow
Rudolf Ludwig Karl Virchow è stato un medico patologo, scienziato, antropologo e anche politico di origine tedesca. Nato il 13 ottobre del 1821 a Świdwin, una città polacca, è morto a Berlino nel 1902, all’età di 80 anni. È diventato famoso per i suoi studi sulle cellule e sulla patogenesi delle malattie, descrivendo come le patologie non scaturiscano dagli organi e dai tessuti, ma dalle cellule stesse: i suoi contributi sono stati fondamentali per lo sviluppo della scienza medica moderna. Nel 1902, dopo la sua morte, ha anche ricevuto una candidatura al premio Nobel per i suoi studi, riconoscimento mai conferito al grande studio tedesco.
Triade di Virchow, come si pronuncia
Trattandosi di un cognome straniero, potrebbe essere difficile pronunciare il cognome del medico tedesco, nato in una città polacca, per poter chiedere numi al proprio medico curante sulla triade che stiamo approfondendo. Per questo può risultare utile un video nel quale si può ascoltare e ripetere in modo corretto la pronuncia di Virchow.
https://www.youtube.com/watch?v=YNRHVTUXqaU
Triade di Virchow e trombosi, i 3 fattori di rischio
Come sottolineato in precedenza, le tre macro categorie della triade volta a scoprire cause e fattori della trombosi (sai che trombosi e flebite non sono la stessa cosa?) sono il danno o la lesione endoteliale, le anomalie del flusso del sangue, l’ipercoagulabilità.
La triade di manifestazioni descritte dal dottore tedesco possono rappresentare le principali cause della trombosi. Nonostante siano state illustrate nella prima metà del XIX secolo, i meccanismi patogenetici descritti sono ancora validi e possono spiegare la formazione di trombi nell’organismo umano.
Ma andiamo andiamo ad analizzare nel dettaglio le tre cause scatenanti una trombosi.
Danno Endoteliale
Il danno endoteliale o danno alla parete del vaso (chiamato da Virchow con il termine di “Fenomeni associati all’irritazione del vaso e delle sue vicinanze”) riguarda possibili lesioni all’endotelio, come la rottura di un vaso o i danni derivanti da sforzo di taglio o ipertensione. I fenomeni qui descritti sono superficiali e di contatto.
Il danno endoteliale è uno dei fattori di rischio maggiore per la formazione di trombi a carico di cuore e arterie.
Cos’è l’endotelio
Con il termine endotelio in medicina si fa riferimento al tessuto che riveste internamente i vasi sanguigni, del cuore e linfatici ed è composto da cellule endoteliali che svolgono azione di protezione, barriera, regolazione della coagulazione e dei processi infiammatori, oltre che dell’attività delle piastrine. Sono fondamentali per la funzionalità dell’apparato cardiocircolatorio.
Le cause principali dei danni all’endotelio
- Ipertensione
- Lesioni fisiche all’endotelio
- Esposizione a radiazioni
- Infiammazioni
- Omocisteinemia
- Ipercolesterolemia
- Fumo di sigaretta
Anomalie del Flusso Ematico
Oggi questo fenomeno si chiama semplicemente Stasi, mentre ai tempi di Virchow si usava il termine “Fenomeni di interruzione del flusso sanguigno”, e riguarda tutte le alterazioni del normale flusso del sangue, che può avere cause diverse.
Se il flusso ematico manifesta delle anomalie, il sangue non scorre in maniera corretta e può subire anche un decisivo rallentamento, provocando problemi a carico dell’endotelio e stasi del sangue stesso.
Cause delle anomalie del flusso sanguigno
- Stasi venosa
- Stenosi mitralica
- Anemia falciforme
- Immobilità prolungata nel tempo
- Vene varicose
- Aneurisma
- Infarto acuto del miocardio
- Fibrillazione atriale
- Policitemia
Ipercoagulabilità
La macro categoria dell’ipercoagulabilità racchiude tutti i fenomeni legati alla coagulazione del sangue, che potrebbe avere delle alterazioni che favoriscono la formazione di un trombo (Virchow infatti chiamava questa macro categoria con il termine “Fenomeno della coagulazione del sangue“). E in particolare una coagulazione del sangue troppo facile.
Ricordati che embolo, trombo e coagulo non sono proprio la stessa cosa.
Fattori di rischio dell’ipercoagulabilità
Sono diversi i fattori di rischio dell’ipercoagulabilità e rappresentano motivo di approfondimento da parte dei medici che hanno in cura pazienti a rischio trombosi venosa profonda o di altre tipologie di trombosi.
- iperviscosità
- deficit di antitrombina III
- deficit di proteina C o S
- fattore V di Leiden
- sindrome nefrosica
- modifiche per traumi o ustioni
- tumori maligni
- metastasi da tumore
- gravidanza tardiva
- parto
- razza
- età avanzata
- fumo di sigaretta
- uso di contraccettivi ormonali
- aumento dei livelli di estrogeni
- obesità
- sindrome da anticorpi antifosfolipidi.
Sai che cosa si intende con il termine, invece, di Sindrome di Leriche?
Triade di Virchow, trombosi e Covid-19
Alla luce della recente pandemia da Covid-19, la triade di Virchow ha potuto aiutare i medici a comprendere i meccanismi del virus a Rna che ha tra le sue conseguenze anche la formazioni di trombi, partendo proprio dai tre elementi che caratterizzano i fattori che portano alla formazione di trombi, come approfondito dal Giornale di Cardiologia.
Danno virale dell’endotelio vascolare
Il danno virale a carico dell’endotelio è tale da provocare disfunzione circolatoria sistemica, con conseguenti vasocostrizione e ischemia degli organi colpiti. In seguito a un accumulo di cellule infiammatorie e inclusioni virali nell’endotelio del cuore, dell’intestino, dei reni e dei polmoni, causato proprio dall’infezione virale e dalla risposta immunitaria dell’organismo, si può notare una maggiore possibilità di disturbi alla coagulazione.
Sindrome iperinfiammatoria
Lo stato infiammatorio e l’ipercoagulabilità sono strettamente collegati a un’infezione virale: la sindrome iperinfiammatoria può provocare coagulopatia con valori non normali su quello che riguarda il tempo di protrombina e/o il tempo di tromboplastina parziale.
Triade di Virchow e reni: il tumore renale e i sintomi collegati
Altro collegamento importante da fare è con il tumore renale, che quando si manifesta può comportare la presenza di sintomi che possono far riferimento alla triade di Virchow:
- massa addominale palpabile
- dolore al fianco di tipo gravitavo
- presenza di macroematuria
La triade si manifesta nel 10% dei casi con la macroematuria come sintomi più frequente (sangue nelle urine visibile, con il disturbo che può durare anche diversi giorni).
Triade di Virchow, uno strumento utile per i medici
I tre fattori che provocano la formazione di un trombo e di conseguenza trombosi sono uno strumento utile nelle mani dei dottori per poter risalire alla causa di queste patologie che possono provocare danni anche seri alla salute.
Non solo trombosi, però. Non dimentichiamo, infatti, che la triade di Virchow è anche usata per poter comprendere cause e fattori che provocano altre patologie analoghe, come la tromboflebite (da non confondere con la flebite o flebotrombosi, scopri anche le differenze tra flebotrombosi e flebite).
Forse potrebbero anche interessarti i nostri approfondimenti sulla trombosi cerebrale, la trombosi emorroidaria e la trombosi agli occhi, come viene comunemente chiamata questa patologia.