Pranzo di Pasqua senza timori: i consigli della dietista prima, durante e dopo le feste
Pranzo di Pasqua senza timori, ecco i consigli della dietista prima, durante e dopo pranzi e cene, ma anche aperitivi delle feste.
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Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi, recita il vecchio proverbio. L’unica costante è che saremo sempre alle prese con pranzi, cene, aperitivi, dolci. Come affrontare il pranzo di Pasqua senza timori? Ecco che la dietista ci dà ottimi consigli da seguire prima, durante e dopo le feste. Consigli che sono sempre validi per ogni celebrazione che riguardi pasti più abbondanti e ricchi del solito.
A Pasqua mangiamo sempre un po’ di più. Non solo a pranzo e a cena. Sono soprattutto i dolci del periodo, come i dolci natalizi, a trarci in tentazione. Tra pastiere, uova al cioccolato e altre tradizioni locali per chi è a dieta è un vero e proprio incubo.
Ecco che, allora, abbiamo voluto approfondire la questione con la Dottoressa Alessandra Parisi dietista, di MioDottore che ha aderito al progetto di video consulenza online attivato dalla piattaforma, per capire come comportarci in questi limitati giorni di festa che potrebbero mettere a rischio tutti i nostri sforzi per rimanere in forma.
Come affrontare il pranzo di Pasqua se si è a dieta
Se è vero che Pasqua è circoscritta a soli due giorni, rispetto al più ampio periodo natalizio, è pur vero che la tradizione vuole che si inizi con un menù impegnativo sin dalla mattina, con la classica colazione pasquale, che prevede corallina, coratella e carciofi nel Lazio, uova, pane e pizza al formaggio in Umbria, casatiello in Campania, la colomba e dolci tipici regionali, come la pastiera napoletana, la pizza dolce di Civitavecchia e molti altri.
Come si può affrontare questa festività se si sta seguendo un regime dietetico? Innanzitutto, bisogna capire perché si è a dieta: se bisogna perdere peso e si sta seguendo una dieta mediterranea ipocalorica, un paio di giorni con alcune deroghe non sono così gravi, basterà ricominciare a seguire la propria dieta il giorno dopo Pasquetta e incrementare l’attività fisica nei giorni successivi del 5-10%.
Se invece si sta seguendo una dieta per una patologia, il consiglio è quello di non farsi tentare e proseguire con le proprie sane abitudini.
Il menu di Pasqua perfetto per chi è a dieta
Qualora dovesse risultare troppo difficile continuare a seguire in questi giorni di festa il regime alimentare previsto dal medico, si può raggiungere un compromesso.
Colazione di Pasqua
Per prima cosa, la mattina si può fare una sana colazione con la famiglia, avendo cura di consumare affettati magri: non quindi la classica corallina, ma un prosciutto crudo privato del grasso visibile oppure un uovo sodo, accompagnato da una piccola fetta di pizza al formaggio e un caffè amaro. Infatti, è bene ricordare che la colazione salata ha un minor impatto sulla glicemia e mantiene più a lungo il senso di sazietà.
Pranzo di Pasqua
Per quanto riguarda il pranzo, il primo piatto di solito è composto da pasta con sugo di carne o pesce e una porzione di 60-80 gr si può consumare senza timore. Il secondo piatto prevede, in una buona percentuale di tavole italiane, agnello fritto o al forno. Una porzione media (della grandezza del palmo della mano) di carne al forno si può mangiare, avendo cura di abbinare una verdura all’agro al posto delle classiche patate al forno.
Consiglio anche di iniziare il pasto con le verdure, usandole quindi come alternativa al classico antipasto di salumi e formaggi, ricco di grassi e calorie. Zucchine e melanzane grigliate, pinzimonio con sedano, carote e finocchi crudi, insalata di spinacini con noci, scaglie di parmigiano e melograno sono dei suggerimenti gustosi e salutari per tutta la famiglia.
I dolci di Pasqua possono far male? Quali sono i più light (se ce ne sono) secondo la tradizione gastronomica italiana
Nota dolente: il dolce. Non esistono dolci light nella tradizione italiana, a Pasqua la colomba e le uova di cioccolato sono un must, come anche la pastiera, la pizza di Pasqua, le formaggelle e la cassata. Inoltre, negli ultimi anni, la classica colomba ha lasciato il posto a dolci che hanno la forma della colomba, ma che sono più elaborati e ricchi di creme.
I dolci di per sé non hanno una valenza negativa. Il punto è la qualità del prodotto scelto, la porzione e la frequenza di assunzione. Ad esempio, se la colazione è stata fatta con un dolce, come la colomba o la pastiera, sarà bene evitare di mangiare altri dolci nella stessa giornata.
Le uova di Pasqua al cioccolato, quali scegliere per limitare i danni
Se invece si vuole gustare il dolce dopo pranzo, il suggerimento è quello di preferire l’uovo di cioccolato di alta qualità, fondente all’80% o più, e di mangiarne 30 gr. Infatti, tra tutti i dolci tipici, la cioccolata fondente è quella meno dannosa, essendo anche ricca di polifenoli e flavonoidi. Inoltre, se di ottima qualità, contiene solo 4 ingredienti:
- massa di cacao
- burro di cacao
- vaniglia
- lecitina di soia
Da evitare i super alcolici, comunemente conosciuti come digestivi, ma che in realtà appesantiscono la digestione e forniscono molte calorie prive di valore nutritivo.
La dieta pre e post Pasqua può aiutare davvero a evitare di mettere su troppi chili?
L’unico modo per potersi concedere un paio di giornate con un menù diverso e più ricco del solito è stare attenti alla propria alimentazione tutti i giorni e praticare una costante e quotidiana attività fisica. Questo, in assenza di patologie, non significa dover seguire necessariamente una dieta prestabilita, monotona o senza attenzione al gusto, ma piuttosto imparare a mangiare, a sostituire tra loro gli alimenti di simile composizione e riconoscere le quantità necessarie anche quando non si ha la bilancia. L’attività fisica deve essere vissuta come un momento piacevole e di cura per se stessi, non come una punizione o un’imposizione. Con queste corrette abitudini, non sarà difficile mantenere il proprio peso anche dopo le feste.