Acne papulo-pustolosa: cure
Le cure per l’acne papulo-pustolosa possono differire molto in base alla gravità del disturbo. I trattamenti più comuni si basano sull’applicazione di prodotti e creme antibiotiche o sull’assunzione di farmaci per via orale, come isotretinoina e contraccettivi. Il trattamento potrebbe richiedere anche dei cambiamenti nella dieta e un supporto psicologico.
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L’acne papulo-pustolosa è una delle forme acneiche più frequenti, una tipologia che richiede cure e trattamenti finalizzati alla riduzione delle lesioni e alla prevenzione di cicatrici permanenti sulla pelle. Questa tipologia di acne, spesso chiamata “acne papulosa”, si presenta in gran parte dei casi durante l’adolescenza, ma può colpire anche a 30 o 40 anni di età.
Le cause dell’acne papulo-pustolosa possono essere molteplici, e riuscire a individuarle è essenziale per poter adottare il trattamento più idoneo.
In questo articolo vedremo cosa sono le papule e le pustole e capiremo quali sono le cure per l’acne papulo-pustolosa, da quelle ad azione topica fino ai trattamenti medici e farmacologici da adottare nei casi più gravi.
Cos’è l’acne papulo-pustolosa e come riconoscerla
Chiunque di noi, a un certo punto della vita, potrebbe aver fatto i conti con la comparsa di brufoli indesiderati, comedoni e punti neri. In effetti, l’acne è un disturbo cutaneo estremamente comune, che colpisce generalmente la pelle di adolescenti e giovanissimi, ma può interessare anche persone in età più adulta (acne papulo-pustolosa tardiva).
Solitamente, brufoli e comedoni si presentano sul viso (specialmente su mento, naso e fronte), ma possono interessare anche la parte superiore del tronco o altre aree del corpo.
Quella papulo-pustolosa è considerata una forma di acne infiammatoria, che colpisce il follicolo pilo-sebaceo, causando la comparsa di comedoni (punti bianchi e punti neri) e lesioni come papule, pustole, noduli e cisti.
Come le altre forme di acne, anche questa tipologia alterna fasi di peggioramento a fasi di remissione, che si verificano perlopiù durante il periodo estivo.
Come capire che tipo di acne hai?
Puoi riconoscere un’acne papulo-pustolosa osservando le caratteristiche delle lesioni sulla tua pelle.
Solitamente, questa condizione si presenta con la comparsa di punti neri e punti bianchi e, soprattutto, con lo sviluppo di papule (protuberanze rialzate) e pustole (protuberanze bianche o giallastre, contenenti pus).
Per poter diagnosticare con sicurezza il problema, però, è necessario sottoporsi a una visita dal dermatologo.
Diagnosi
Al momento della diagnosi, il dermatologo esaminerà la pelle del paziente e analizzerà le eventuali pustole e papule, osservandone caratteristiche, estensione e gravità. In base a tali fattori, sarà possibile stabilire se l’acne papulo-pustolosa sia in forma lieve o moderata, o se invece si tratti di una forma grave.
Ciò permetterà di individuare il trattamento più adeguato, in base alle specifiche necessità della tua pelle.
Per poter determinare la miglior cura per l’acne, è però necessario stabilire anche l’esatta causa del problema. Questa malattia della pelle, infatti, può essere dovuta a molteplici cause, come una maggiore produzione di sebo, infiammazione, variazioni ormonali nella donna o l’ostruzione e cheratinizzazione dei follicoli pilo sebacei.
Dopo aver formulato la diagnosi, e dopo aver individuato la causa all’origine del disturbo, il medico saprà consigliare il trattamento più adeguato.
Acne papulo-pustolosa: cure
Vediamo, adesso, come curare l’acne papulo pustolosa. Il trattamento può variare sensibilmente da una persona all’altra, poiché dipenderà dall’età, dal sesso, dalla causa e dalla gravità del problema.
L’obiettivo del trattamento, in tutti i casi, è quello di attenuare le lesioni e prevenire la formazione di cicatrici permanenti.
Nei casi di acne papulo-pustolosa lieve, potrebbe essere sufficiente lavare il viso con un sapone delicato e applicare una crema anti acne da banco.
Tuttavia, nei casi più gravi, ovvero in presenza di infiammazione, pus e acne dolorosa, possono rendersi necessari trattamenti più mirati, che includono farmaci ad applicazione topica o da assumere per via orale.
Gel e creme per acne papulo-pustolosa
Le forme lievi di acne possono essere trattate con creme e gel a base di antibiotici o antinfiammatori, cheratolitici, retinoidi, acido azelaico e altri principi attivi volti a eliminare i batteri dell’acne (antibiotici) e liberare i pori ostruiti.
In molti casi, il trattamento prevede l’utilizzo di diversi principi attivi in combinazione fra loro. Solitamente, il trattamento inizia con dosaggi e concentrazioni molto basse, per poi aumentare secondo necessità.
Cure acne papulo-pustolosa: antibiotico
Per curare le forme di acne più gravi, il dermatologo potrebbe consigliarti di seguire una terapia antibiotica per via orale.
Gli antibiotici più spesso impiegati per trattare queste forme sono tetracicline o macrolidi, come doxiciclina, minociclina ed eritromicina. Solitamente, si ricorre al trattamento antibiotico per via orale nei casi di acne molto estesa, che non risponde alle cure per via topica.
Uno dei farmaci da prescrizione impiegati nelle cure dell’acne papulo-pustolosa è il tetralysal, un farmaco contenente tetracicline, impiegato per la cura dell’acne da moderata a grave.
I risultati potrebbero essere visibili entro 12 settimane dall’inizio del trattamento.
Acne papulo-pustolosa: pillola e farmaci a base di ormoni
Questo genere di terapia è solitamente indicato per le donne con acne dovuta ad alterazioni nei livelli ormonali o per quelle che non sortiscono risultati apprezzabili con i normali trattamenti.
Di solito vengono impiegati farmaci antiandrogeni o estroprogestinici orali, ovvero la cosiddetta “pillola”.
Isotretinoina per l’acne papulo-pustolosa
Infine, nelle forme molto gravi di acne (perlopiù i casi di acne nodulo-cistica e acne conglobata) che non rispondono alle cure, il dermatologo potrebbe consigliare una terapia a base di isotretinoina, un derivato dalla Vitamina A considerato in grado di curare l’acne in maniera efficace.
Tuttavia, come molti altri farmaci, anche l’isotretinoina può comportare molti effetti collaterali e rischi per la salute, specialmente nelle donne in gravidanza.
Il medicinale, infatti, può danneggiare lo sviluppo fetale. Per questa ragione, le donne che assumono isotretinoina dovrebbero adottare più di un metodo contraccettivo.
La terapia potrebbe protrarsi per diversi mesi.
L’acne papulo-pustolosa lascia cicatrici?
La risposta dipende molto dal tipo di acne (lieve, moderata o grave). Se le forme più lievi difficilmente tendono a lasciare cicatrici sulla pelle, lo stesso non si può affermare per le forme più severe, che possono lasciare segni permanenti.
Le modalità di eliminazione delle cicatrici dipenderanno da tipologia e morfologia. Solitamente, il trattamento si basa su tecniche come la dermoabrasione o i peeling chimici.
Cosa consigliano i dermatologi per l’acne?
Oltre ad adottare un trattamento topico o per via orale, è essenziale prendersi cura della pelle con delicatezza e attenzione, ma non è tutto. Anche dieta sana e supporto psicologico rientrano nelle strategie per trattare questo problema in modo efficace, a 360 gradi.
Cura della pelle
Riguardo la cura della pelle, ti consigliamo di lavare la parte interessata una o due volte al giorno usando un sapone delicato. Non sfregare e non grattare la pelle, asciuga il viso usando un asciugamani morbido, in modo da non irritarla.
Nella scelta dei prodotti cosmetici, orientati verso quelli a base d’acqua ed evita i prodotti oleosi, che potrebbero peggiorare il problema.
Dieta anti acne
Per tenere a bada l’acne, bisogna modificare le proprie abitudini anche a tavola. Segui una dieta bilanciata ed equilibrata, limitando – ove possibile – il consumo di carboidrati, grassi trans e zuccheri, moderando l’assunzione di latticini o cibi e snack ad alto indice glicemico (che sembrerebbero implicati nel peggioramento degli sfoghi acneici) e prediligendo quelli a basso indice glicemico.
Fra le migliori diete per ridurre l’acne, il primato sembra andare a quella mediterranea, caratterizzata da un maggior consumo di verdure, legumi, alimenti integrali, frutta, noci e olio extravergine di oliva.
Supporto psicologico
L’acne, specie se in forma moderata o grave, può provocare disagio, ansia e imbarazzo, mettendo a dura prova la salute emotiva di adolescenti e adulti. Diversi studi hanno rilevato che, spesso, chi soffre di acne tende a sperimentare problemi emotivi e psicologici come:
- Depressione e ansia
- Essere vittime di bullismo
- Bassa autostima
- Sentirsi goffi e imbarazzati
- Solitudine.
Gli esperti spiegano che maggiore è la durata dell’acne, più profondi saranno i suoi effetti psicologici. Per questa ragione è importante intraprendere un trattamento il più precocemente possibile, in modo da ridurre le lesioni e prevenire la formazione di cicatrici. Le cure dell’acne papulo-pustolosa – così come di altre forme acneiche più severe – dovrebbero mirare, però, a favorire anche il benessere psicologico della persona.
Se necessario, ti consigliamo di rivolgerti a uno psicologo o a uno psicoterapeuta, per affrontare il problema con serenità e consapevolezza.
Fonti