Sindrome dell’abbandono: cura
La sindrome dell'abbandono è una condizione complessa che coinvolge l'ansia e la paura intensa di essere abbandonati o rifiutati dalle persone significative nella propria vita. Se avete il dubbio di esserne "affetti", affidatevi ad un professionista della salute mentale. L'unico in grado di effettuare una diagnosi accurata e di fornire gli strumenti in grado di combatterla attraverso l'elaborazione emotiva, la ristrutturazione cognitiva e l'apprendimento di strategie di autoregolazione emotiva.
In molti sanno quali sono i sintomi. Pochi, invece, della sindrome dell’abbandono conoscono la cura. Come si supera questa condizione psicologica caratterizzata dall’intensa e pressante paura di essere abbandonati o respinti da persone significative nella propria vita? Se state cercando informazioni utili sulla cura della sindrome dell’abbandono, è importante sottolineare come sia una questione complessa che richiede un approccio personalizzato – naturalmente da parte di uno specialista della salute mentale – basato sul singolo caso. Analizziamola di seguito.
Cura della sindrome dell’abbandono
Come si combatte la sindrome dell’abbandono? Non è necessaria una diagnosi formale per ottenere supporto quando si tratta di problemi legati alla paura dell’abbandono. Se questa paura influenza in modo significativo la vita o le relazioni di una persona, può essere vantaggioso cercare aiuto professionale. Proprio nella terapia psicologica consiste la maggiore cura della sindrome dell’abbandono. La consulenza da parte di uno psicologo o di un terapeuta specializzato può essere di grande aiuto nel comprendere le cause profonde che si celano dietro questo disagio e sviluppare strategie per affrontarla. Il trattamento può includere approcci come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), la terapia dialettico-comportamentale (DBT) o la terapia psicodinamica.
Come si supera la paura dell’abbandono
Per riconoscere e superare questa sindrome, è quindi (spesso) necessario affidarsi ad uno psicoterapeuta, ovvero ad un professionista che può offrire un sostegno prezioso per affrontare il vissuto di abbandono e la profonda paura della solitudine. Attraverso un percorso terapeutico, lo psicoterapeuta aiuta il paziente ad entrare in contatto con le sue esperienze passate di abbandono, ad esplorarle e accoglierle in un ambiente sicuro e privo di giudizio. Lo accompagna nel processo di esplorazione del passato, consentendogli di comprendere in modo approfondito come tali esperienze influenzino il suo presente. E aiutandolo a sviluppare una maggiore consapevolezza di se stesso e dei modelli di pensiero o di comportamento che potrebbero derivare da queste esperienze.
Infine, questo professionista è il solo in grado di fornire strumenti e tecniche per gestire la paura dell’abbandono. Attraverso l’elaborazione emotiva, la ristrutturazione cognitiva e l’apprendimento di strategie di autoregolazione emotiva, aiuta il paziente ad imparare ad affrontare e gestire in modo più efficace le situazioni che scatenano questa paura. È importante sottolineare come esistano diversi modelli di terapia, ciascuno dei quali può essere più adatto a specifici tipi di paure di abbandono. Ogni individuo è unico, ne consegue che le strategie di trattamento possono variare a seconda delle necessità personali. Consultare uno specialista qualificato è fondamentale per ottenere una diagnosi accurata e un piano di trattamento appropriato. Ricordate che lo stato italiano mette a disposizione il bonus psicologo, un contributo economico erogato dall’INPS destinato al pagamento delle sedute effettuate presso psicologi o psicoterapeuti privati iscritti all’Albo.
Come capire se si soffre di sindrome dell’abbandono?
Come capire se si soffre di sindrome dell’abbandono? Non sempre è semplice, nonostante i sintomi siano piuttosto riconoscibili. Ma, spesso, chi ne soffre tende a non riconoscerli. Oltre la paura irrazionale di perdere una persona alla quale teniamo particolarmente, si tendono a sperimentare sentimenti di ansia, bassa autostima, scarsa fiducia negli altri. Accompagnati da una grande insicurezza, dalla difficoltà di essere veramente sé stessi nelle relazioni con gli altri. Vivendo nella costante paura dell’abbandono da parte degli altri.
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