Addio allo stress con la respirazione quadrata
La respirazione quadrata è un tipo di respirazione che invita a pensare ogni ciclo di inspirazione ed espirazione come un quadrato: inspira, ad esempio, per sei secondi, fai una pausa altrettanto lunga, espira per altri sei secondi e fai un'altra pausa altrettanto lunga. Fa bene per allontanare ansia e stress dalla nostra vita, ma i benefici possono essere anche molti altri.
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Quanti tipi di respirazione esistono? Sono moltissimi, più di quanti puoi immaginare. Stiamo parlando di un’attività fondamentale per gli esseri umani per vivere, ma dalla quale possiamo anche trarre benefici di ogni genere, a seconda della tipologia scelta. Ci sono la respirazione diaframmatica o respirazione addominale, la respirazione costale o del torace, la respirazione clavicolare, il respiro completo o respirazione dello yoga e c’è anche la respirazione quadrata tibetana o Sama vritti Pranayama, molto usata proprio nello yoga. Cos’è e quali sono i suoi benefici?
Cos’è la respirazione quadrata
Sama vritti Pranayama è il nome della respirazione quadrata. Deriva dal sanscrito “sama” che significa uguale e “vritti” che significa “movimenti o fluttuazioni”. Si tratta di un tipo di respirazione che alleggerisce i pensiero, rilassa la mente, favorisce la concentrazione, grazie a una serie di movimenti che si chiamano anche costruzioni o fluttuazioni. Movimenti che permettono di fare chiarezza nel caos che spesso c’è nelle nostre teste.
La respirazione quadrata è utile per allontanare lo stress dalla nostra vita, un fattore di rischio non indifferente per la salute di mente e corpo. Una vita troppo stressante, infatti, può condurre a soffrire di ipertensione, insonnia, malattie cardiache.
Come si fa la respirazione quadrata
Innanzitutto, bisogna trovare una posizione comoda. Mettiamoci seduti a gambe incrociate e tenendo la schiena dritta. Rilassiamo le mani sulle ginocchia e cerchiamo di ascoltare il nostro respiro spontaneo. Con gli occhi chiusi, in un’atmosfera di completo relax, dobbiamo immaginare di disegnare con la mente un quadrato. A questa costruzione, dobbiamo poi abbinare a ogni lato un atto respiratorio. Inspiriamo, tratteniamo il respiro, espiriamo e tratteniamo il respiro, prima di ricominciare dall’inizio il percorso della respirazione quadrata.
La durata di ogni respiro è indifferente, ognuno deve trovare il proprio ritmo e cercare di mantenerlo per tutto il tempo dell’esercizio, con una certa costanza. Essendo un quadrato, dovremmo dedicare gli stessi secondi alle fasi di inspirazione ed espirazione e alle due fasi di pausa intermedie.
Come capire se stiamo facendo bene questo tipo di respirazione? È semplice, se ci accorgiamo di riuscire a mantenere un buon ritmo tra i “quattro lati del quadrato”, avendo un equilibrio ottimo tra ogni fase e avendo la sensazione di poter continuare all’infinito senza stancarci mai, allora siamo proprio sulla strada giusta. Quando non riusciamo più a mantenere questo equilibrio, è bene smettere. All’inizio possiamo anche usare un rettangolo mentale al posto del quadrato, trattenendo per meno secondi, ma pian piano dobbiamo arrivare all’assoluta perfezione.
A cosa serve la respirazione quadrata
I benefici della respirazione quadrata sono molti:
- alleggerisce la mente
- allontana ansia e stress
- svolge un’azione calmante sul sistema nervoso
- aiuta a regolarizzare la pressione arteriosa
- rallenta il battito del cuore se è accelerato
- rinforza il sistema immunitario
- aiuta a risolvere disturbi del sonno come l’insonnia
Per ottenere questi benefici, la pratica andrebbe eseguita con una certa regolarità. Sarebbe, invece, da evitare in caso di gravidanza, perché la respirazione deve essere più lenta, evitando di trattenere troppo a lungo il respiro. Possiamo eseguire comunque una variante, in cui le pause sono molto brevi, così da ottenere comunque molti benefici.