Benessereblog Alimentazione Nutrizione L’aglio fa male al fegato?

L’aglio fa male al fegato?

L'aglio non fa assolutamente male al fegato. Anzi, insieme al miele è uno dei rimedi migliori per prendersi cura della salute epatica, grazie alla sua composizione, che è ricca di antiossidanti e di vitamina B6, oltre che di potassio e di altri nutrienti preziosi per la salute di tutto il corpo. Tra l'altro, l'aglio fa anche bene alla salute cardiovascolare ed è un famoso antibatterico.

L’aglio fa male al fegato?

Fonte immagine: Pixabay

La tradizione gastronomica italiana prevede molte ricette che includono al loro interno l’aglio. Si tratta di un alimento che dà sapore ai primi piatti, ai secondi piatti e anche ai contorni. Non dobbiamo dimenticare, poi, che è anche un cibo benefico, perché sono tante le proprietà che lo rendono ideale per stare subito meglio. Ma ci sono dei casi in cui è meglio evitare di mangiarlo? Ad esempio, a cosa serve l’aglio, fa male al fegato o è consigliato per potersi prendere cura di quest’organo interno?

Mangiare l’aglio aiuta il fegato?

La risposta a questa domanda è semplicissima. Assolutamente no, l’aglio non fa male al fegato. Anzi, forse non tutti sanno che miele e aglio è un ottimo rimedio quotidiano per proteggere la salute di questo organo interno molto delicato. La salute epatica può infatti giovare dei tanti antiossidanti e nutrienti contenuti nei due alimenti, che di solito sono sempre presenti nelle nostre cucine.

L’aglio è utile alla salute del fegato, grazie all’alto contenuto di antiossidanti, vitamina B6, potassio. Secondo la Fondazione spagnola per la nutrizione (FEN), pare che proprio in merito alla sua composizione fatta anche di proteine, iodio, fosforo, composti solforati, oltre che potassio e vitamina B6, si può dire che l’aglio è un amico della salute epatica. Non solo l’aglio mangiato crudo, ma anche l’estratto di aglio fresco può proteggere da intossicazioni indotte dall’acetaminofene (paracetamolo), anche se al momento non esistono studi specifici sugli umani.

L’aglio, inoltre, aiuta ad attivare gli enzimi che eliminano metalli pesanti e tossine che possono provocare intossicazione epatica. L’aglio, infatti, contiene anche allicina e selenio, che permettono di svolgere una funzione di detossificazione del fegato.

A cosa fa bene l’aglio, mangiato crudo?

L’aglio ha molte proprietà benefiche per la salute di tutto il corpo. Bisogna però prestare attenzione, perché i benefici dell’aglio sono più forti se l’alimento viene consumato a crudo. Durante la cottura, infatti, le proprietà benefiche si perdono leggermente, come ad esempio quelle antibiotiche. Per questo motivo bisognerebbe mangiarlo a crudo oppure assumere quotidianamente integratori a base di aglio.

Quali sono le proprietà dell’aglio crudo? Di solito è usato in molti modi diversi:

  • è un ottimo rimedio antisettico
  • si può usare come antibatterico naturale
  • ha anche proprietà antiossidanti
  • svolte protezione dell’apparato cardiovascolare
aglio
Fonte: Pixabay

Chi non deve mangiare aglio?

L’aglio non deve essere assolutamente assunto in caso di allergie e di intolleranze alimentari. L’uso continuativo, inoltre, può portare ad avere problemi all’alito e alla pelle, per quello che riguarda l’odore emanato.

Da non sottovalutare, poi, eventuali effetti collaterali derivanti da un consumo eccessivo. Possiamo notare:

  • gastrite
  • nausea
  • vomito
  • diarrea

Dunque, è controindicato in caso di gastrite e ulcera peptica. E non dovremmo usarlo come rimedio naturale in gravidanza e in allattamento, quando è sempre bene chiedere al proprio medico curante o al ginecologo quali soluzioni scegliere per stare meglio e prendersi cura della propria salute.

Infine, gli estratti di agio possono avere interazioni farmacologiche con alcuni medicinali come gli antiaggreganti piastrinici, alcuni antivirali usati per trattare l’HIV o altri antivirali, farmaci antitrombotici ed antiaggreganti piastrinici, FANS, paracetamolo, farmaci miorilassanti, ACE-inibitori.

Seguici anche sui canali social