Come combattere lo stress da caldo
Lo stress da caldo è uno dei pericoli delle temperature eccessivamente alte. Può comportare una serie di disturbi, come l'insonnia o il mangiare male. In ogni caso, è bene imparare a riconoscere i sintomi e ad affrontarli con calma e lucidità. La dottoressa Valeria Vitiello, psicologa di MioDottore, ci rivela come combatterlo.
Lo stress da caldo è un tipo di esaurimento causato da un collasso dei vasi periferici con un insufficiente apporto di sangue al cervello. Si manifesta con una forte sudorazione, un senso di leggero disorientamento, malessere generale, debolezza, nausea, vomito, cefalea, tachicardia e ipotensione, oliguria, confusione e irritabilità.
Perché il caldo fa stare male o rende nervosi?
Il caldo eccessivo può agire da “stressor” e diventare responsabile di comportamenti impulsivi e di un aumento dell’aggressività, allentando le capacità di controllo rispetto agli stimoli ambientali negativi. In particolare, il sistema nervoso è sensibile a tre fattori:
- l’aumento di temperatura
- il tasso di umidità
- le ore di esposizione alla luce.
Il caldo agisce come un detonatore negli individui con un equilibrio fragile dal punto di vista psicologico-relazionale. Le alte temperature e l’umidità agiscono invece sui sistemi neuroendocrini.
Da una parte, quindi, il caldo stimola l’attività del glutammato, neurotrasmettitore che esercita una potente azione eccitante sui circuiti cerebrali, dall’altra viene ridotta quella del Gaba, il mediatore chimico deputato a rendere le persone tranquille e rilassate.
Quali sono i sintomi dello stress da caldo
Inoltre, lo stress termico incide sull’equilibrio comportamentale, causando la perdita di sonno e il sovvertimento dei ritmi biologici. Dormire male non significa unicamente dormire poco, ma anche subire un’alterazione della qualità del sonno che, per essere davvero ristoratore, necessita di conservare la concatenazione delle sue fasi naturali.
Con il caldo vengono compromessi anche aspetti quali l’appetito e la concentrazione, che inficiano sulle prestazioni quotidiane, tra cui il lavoro. Infatti, in situazioni di elevate temperature si registra un grande aumento di attacchi di panico e ciò accade perché la sensazione di caldo colpisce le cellule cerebrali e altera i livelli di minerali.
Sensazioni di spossatezza e affaticamento nel compiere anche azioni banali, insieme a giramenti di testa e difficoltà di attenzione, scatenano in persone che già vivono nell’ansia di un accadimento negativo la convinzione che nel loro corpo stia avvenendo qualcosa di grave, di minaccioso. Da lì allo scatenamento di un attacco di panico il passo è breve.
Come affrontarlo?
Di seguito qualche consiglio mirato.
Esercitarsi a visualizzare
Il cervello non è capace di distinguere tra un evento reale e uno immaginario e l’immaginazione utilizza molti dei meccanismi cerebrali della percezione visiva. Quindi, quando la sensazione di spossatezza aumenta, è bene prendersi del tempo mentale in cui visualizzare qualcosa di fresco e piacevole (ad esempio un prato con una cascata o una brezza), respirare lentamente con il diaframma ed entrare nella visualizzazione, così da rilassare le tensioni e abbassare il livello di adrenalina.
Essere consapevoli dei limiti e abbracciarli anziché combatterli
È importante prestare attenzione alla sensazione soggettiva di fatica e adeguare gli sforzi in base ad essa, senza costringersi al di là di quello che il fisico può affrontare.
Imparare a disinnescare
Cercare di valutare attentamente le conseguenze rispetto alle espressioni aggressive proprie e altrui, così da regolare il conflitto anziché aumentare la tensione.
Proteggersi dagli stressor
Evitare, quando possibile, di esporsi a ulteriori agenti stressanti.
L’esame di realtà è il primo salvavita
È consigliabile pianificare la giornata tenendo in considerazione la situazione reale e non seguendo pedissequamente ciò che era stato prefissato.
Acqua, acqua e ancora acqua
bere frequentemente aiuta a evitare il rischio di disidratazione, che è responsabile di conseguenze anche sul piano dell’umore e su quello comportamentale.
Come risolvere il problema?
Come tutte le cose che non dipendono dal proprio controllo, anche il caldo eccessivo è qualcosa su cui non si ha potere. La prevenzione e l’adozione di strategie per la sua gestione sono gli unici modi per imparare a conviverci senza farsi sopraffare da esso.
Il contributo è della dottoressa Valeria Vitiello, psicologa di MioDottore