Dermatite del bagnante: cos’è e come si cura
La dermatite da cercarie, più comunemente nota come dermatite del bagnante, è una malattia a carico della pelle provocata da particolari parassiti che di solito vivono negli specchi di acqua dolce, come i laghi. Ma si possono trovare anche nel mare. I sintomi più comuni sono: prurito, pizzicori, bruciore, vescicole ed esantema, che tende però a guarire nel giro di una settimana. Meglio chiamare il medico se i sintomi sono forti o non passano con il passare dei giorni.
La dermatite del bagnante è una patologia di cui si sente parlare poco. Di solito si manifesta come dermatite pruriginosa dopo l’immersione nelle acque di alcuni laghi italiani. Il fenomeno si ripete ogni anno negli specchi di acqua dolce delle zone temperate europee. Può essere davvero molto fastidioso, per il prurito che provoca sulla pelle delle zone colpite. Per fortuna, però, non comporta conseguenze gravi per la salute dei pazienti. Cos’è la dermatite del bagnante, quali sono i sintomi, le cause e le possibili cure?
Cos’è la dermatite del bagnante: le cause
La dermatite da cercarie, più comunemente nota come dermatite del bagnante, è una malattia della pelle che si manifesta come le malattie esantematiche, con un esantema allergico provocato da parassiti che vivono in ambiente acquatico e che, di solito, colpiscono uccelli come anatre, cigni, oche e gabbiani o mammiferi come topi muschiati e castori. Le larve di questi parassiti davvero piccolissimi si possono trovare soprattutto nelle acque di laghi e stagni, ma anche nell’acqua salata del mare. Così le cercarie possono penetrare nella pelle di chi si sta godendo un tranquillo bagno al mare. E possono provocare reazioni allergiche.
La dermatite colpisce le persone di tutto il mondo, anche se, ovviamente, ha una maggiore frequenza nel periodo estivo.
Sintomi della dermatite del bagnante
Come si manifesta solitamente la dermatite del bagnante? I sintomi tipici possono essere:
- prurito
- bruciori
- pizzicori
- pustole rosse di piccole dimensioni
- piccole vescicole
Pizzicori, pruriti e bruciori sulla pelle possono presentarsi appena entrati in acqua o giorni dopo. Le pustole rosse, invece, si presentano dopo 12 ore e possono diventare vescicole. Viene naturale grattarsi, ma in questo modo si può correre il rischio di sviluppare infezioni batteriche. Per fortuna non sono problemi della pelle che possono causare conseguenze gravi sulla salute delle persone colpite. Il prurito, infatti, tende a scomparire in circa una settimana.
I sintomi possono diventare più forti in presenza di soggetti più sensibili. Ma anche se ci si immerge spesso nelle acque dove i parassiti sono presenti. In caso di reazioni cutanee dopo aver fatto un bagno al lago o in mare, sarebbe bene evitare di tornare a fare una nuotatina.
Come si cura la dermatite del bagnante
Per curare quella che è una vera e propria reazione allergica, basta coprire la zona di pelle colpita con delle compresse fredde. Possiamo chiedere anche al farmacista un gel o una lozione contro il prurito utili per lenire un po’ questo disturbo, che alla lunga può essere anche molto fastidioso. Sono molto utili anche le pomate a base di corticosteroidi. Se il prurito è intenso si possono anche assumere farmaci antistaminici normalmente utilizzati dai pazienti con allergia.
Se i sintomi sono molto intensi e non tendono a diminuire di intensità con il passare dei giorni, forse è meglio contattare il proprio medico curante. Bisognerebbe comunque evitare di grattarsi, per scongiurare eventuali infezioni batteriche. In casi rari possiamo anche notare vertigini, sudorazione, febbre, nausea: meglio consultare il medico per iniziare fin da subito le migliori terapie.
Fonte: