Psicologia: l’isolamento sociale aumenta il rischio di morte
L’isolamento sociale aumenta il rischio di morte. Lo conferma un nuovo studio.
L’isolamento sociale aumenta il rischio di morte. A confermarlo è un nuovo studio condotto dai membri della American Cancer Society, secondo i quali essere isolati comporta un più alto rischio di morte per tutte le cause, comprese le malattie cardiache e il cancro. Lo studio, pubblicato sull’American Journal of Epidemiology, rivela inoltre che l’isolamento sociale è associato a ipertensione, infiammazione, inattività fisica, fumo e altri fattori di rischio per la salute.
Per giungere a questa conclusione gli esperti hanno analizzato i dati di 580.182 adulti, valutando diverse componenti dell’isolamento sociale (stato civile, frequenza delle attività religiose e riunioni/attività di gruppo, e numero di amici/parenti stretti), ed hanno scoperto che, nel complesso, la razza sembrava essere un forte predittore di isolamento sociale rispetto al sesso.
Gli uomini e le donne bianche avevano infatti minori probabilità di essere isolati rispetto a quelli di colore. Il punteggio di isolamento sociale è stato inoltre associato positivamente alla mortalità per malattia cardiaca (CVD) in tutti i sottogruppi.
Ogni componente di isolamento sociale era associata a mortalità per tutte le cause (comprese quelle cardiovascolari). Rispetto ai meno isolati, gli uomini e le donne di colore più socialmente isolati avevano un rischio di morte raddoppiato, mentre gli uomini e le donne bianche correvano rispettivamente il 60% e l’84% di rischio in più di morte.
via | Eurekalert
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