Lavorare alla scrivania fa bene al cervello?
Lavorare alla scrivania fa bene al cervello? Scopri gli inaspettati risultati di un nuovo studio.
Abbiamo sempre pensato che lavorare alla scrivania fosse nocivo per la nostra salute. Di certo trascorrere anche 10 ore seduti non fa bene al girovita, né alla nostra salute fisica, ma a quanto sembra il nostro lavoro d’ufficio potrebbe offrire un effetto benefico a dir poco inaspettato.
Un nuovo studio decisamente controtendenza, condotto dai membri dell’Università di Cambridge, rivela infatti che le persone che svolgono lavori che richiedono meno attività fisica (come un lavoro da ufficio e “da scrivania”) corrono un rischio più basso di declino cognitivo rispetto a coloro che svolgono invece un lavoro fisicamente più attivo.
Per il loro studio, gli autori hanno esaminato i modelli di attività fisica di un campione di 8.500 uomini e donne di età compresa tra 40 e 79 anni. Grazie al vasto numero di partecipanti e al lungo periodo di follow up (durato 12 anni), gli esperti hanno potuto indagare a fondo la relazione tra i diversi tipi di attività fisica e le performance cognitive. Queste ultime sono state esaminate grazie a una serie di questionari e test che hanno permesso di valutare parametri come cognizione, memoria, attenzione, velocità di elaborazione visiva e abilità di lettura.
Il lavoro alla scrivania protegge dal rischio di problemi cognitivi
Ebbene, stando a quanto pubblicato sull’International Journal of Epidemiology pare che un lavoro fisicamente inattivo sia associato a un minor rischio di scarsa cognizione, indipendentemente dal livello di istruzione dei partecipanti. Coloro che invece svolgevano un lavoro manuale avrebbero corso un rischio maggiore di problemi nella cognizione.
La nostra analisi mostra che la relazione tra attività fisica e salute cognitiva non è semplice. Mentre un’attività fisica regolare offre notevoli benefici per la protezione contro molte malattie croniche, altri fattori possono influenzarne gli effetti sulle future capacità cognitive. Le persone che hanno un lavoro meno attivo – in genere lavori da ufficio svolti alla scrivania – hanno ottenuto risultati migliori nei test cognitivi indipendentemente dalla loro istruzione. Ciò suggerisce che, poiché i lavori di scrivania tendono ad essere più impegnativi mentalmente rispetto alle professioni manuali, possono offrire una protezione contro il declino cognitivo.
Gli autori sottolineano che saranno naturalmente necessari nuovi studi per analizzare in modo più dettagliato il rapporto tra attività fisica e cognizione e trarre conclusioni più chiare.
via | ScienceDaily