Disturbi del sonno, le conseguenze sulla vita di coppia
I disturbi del sonno hanno delle conseguenze anche per quanto riguarda la vita di coppia. Ecco cosa rivela un nuovo studio.
I disturbi del sonno hanno delle conseguenze anche per quanto riguarda il benessere della coppia. Questo è uno dei dati emersi dal secondo Congresso nazionale Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, i cui membri spiegano che sebbene il 90% delle persone ritengano fondamentale dormire bene, solo una persona su dieci riesce in questa – a quanto pare – ardua impresa. Nello specifico, l’87% delle donne e il 67% degli uomini ha dichiarato di dormire “male”, a causa di stress e traumi (88%), stili di vita e alimentazione scorretta (79%) e stanchezza fisica (76%).
Dormire male ha peraltro delle conseguenze che non andrebbero mai sottovalutate. Il cattivo sonno provoca infatti conseguenze psichiche (98%), fisiche (83%) e relazionali (41%), influenzando persino la stabilità della coppia.
Si ritiene infatti che i disturbi del sonno possano portare a conseguenze psichiche come nervosismo e irritabilità, cattivo umore, assenza di lucidità e difficoltà di concentrazione e apprendimento, conseguenze fisiche (stanchezza e mancanza di energie), e conseguenze relazionali (con tendenza ad isolarsi, problemi nella comunicazione e nel dialogo della coppia e calo del desiderio sessuale).
Ma come mai – come abbiamo visto – le donne soffrono di insonnia più degli uomini?
Questo dato
spiegano gli esperti
è in parte spiegato da una più marcata riduzione della secrezione della melatonina, ormone che regola il ciclo sonno-veglia, nelle donne rispetto agli uomini con l’avanzare degli anni. Anche la riduzione di progesterone, che ha un effetto sedativo e riduce i microrisvegli intrasonno, in menopausa può spiegare l’aumentata prevalenza di insonnia in questa fascia d’età. Inoltre, è noto che la depressione sia uno dei più importanti fattori scatenanti dell’insonnia cronica; non stupisce quindi che l’insonnia tenda a cronicizzare più frequentemente nella donna che è colpita dalla depressione in maniera doppia rispetto agli uomini.
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