Misurare il piacere femminile: l’Università di Tor Vergata mette a punto l’Orgasmometro
Un team di ricercatori dell'Università Tor Vergata di Roma mette a punto l'Orgasmometro, un test per rispondere a molti quesiti riguardanti il piacere femminile
Il piacere femminile è uno dei grandi misteri della scienza. A differenza di quello maschile che, tolto il caso dell’eiaculatio precox, ha sempre un’intensità elevata nel suo punto massimo, per quanto riguarda la donna ci sono molte più sfumature di colore, pertanto più difficili da analizzare e quantificare.
Dall’Università Tor Vergata di Roma arriva però un nuovo modo “per misurare la percezione dell’intensità soggettiva dell’orgasmo nelle donne”, metodo che lo stesso team di studiosi ha chiamato Orgasmometro e che altro non è che un test anonimo che raccoglie i segreti inconfessabili delle donne.
A metterlo a punto un team di ricercatori con a capo Emmanuele A. Jannini, professore di endocrinologia e sessuologia medica al dipartimento di Medicina dei sistemi dell’Università di Roma Tor Vergata, insieme a colleghi dell’Università La Sapienza di Roma, l’Aquila e Firenze. Il test si ispira ai classici questionari per misurare l’intensità del dolore:
[quote layout=”big” cite=”Emmanuele A. Jannini]Abbiamo messo a punto il primo orgasmometro femminile: un test da fare sul web, quindi anonimo, in cui le donne erano libere di dire quel che non pubblicherebbero mai su Facebook. Dolore e piacere hanno in comune il fatto di essere esperienze soggettive e interiori. Non esiste un termometro per misurarle[/quote]
Eppure, nonostante le difficoltà di misurazione, i ricercatori sono riusciti a dare qualche risposta agli interrogativi che ruotano attorno alla questione. Ad esempio, dai risultati dello studio, che sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Plos One, si evincono alcuni dati interessanti.
La ricerca ha preso in esame le esperienze di donne dai 19 ai 35 anni e ha visto come l’intensità del piacere sessuale fosse direttamente proporzionale all’età. In pratica i soggetti più maturi sperimentavano orgasmi più soddisfacenti.
Altro dato interessante, la presenza di un partner non aveva influenza sull’intensità del piacere: 8 donne su 10 erano coinvolte in una relazione stabile, ma la loro “climax” non si è dimostrata superiore o più coinvolgente rispetto alle non in coppia.
Al contrario, a determinare sensazioni più profonde e intense, a giudicare dagli esiti dello studio, sarebbe una maggiore frequenza di atti di autoerotismo da parte delle signore:
[quote layout=”big” cite=”Emmanuele A. Jannini]Sappiamo che il perdere il controllo, il mollare le redini, sono requisiti essenziali per il piacere femminile. […] Costruirsi le esperienze, riconoscere i segnali del proprio corpo, seguirli e abbandonarvisi, capendo quando è il momento di perdere il controllo sono gli ingredienti che permettono di avere un orgasmo intenso. L’uomo lo raggiunge quasi in ogni condizione, per le donne invece è meno scontato[/quote]
Quante cose che ha svelato questo Orgasmometro femminile.
Via | Repubblica