Il Pap Test sarà sostituito dal Test Hpv come screening primario
Il Test Hpv manderà in pensione entro il 2020 il famoso Pap Test, che da 70 anni ci permette di diagnosticare la presenza Papilloma Virus Humano.
Un nuovo esame sostituisce il Pap test come primo screening per individuare, nelle donne, il virus del Papilloma Virus Humano, principale responsabile del tumore al collo dell’utero. Si tratta del Test Hpv, già presente in sei regioni del Centro Nord e che entro il 2020 dovrebbe essere a regime in tutta la Penisola.
Secondo il Piano Nazionale Prevenzione 2014-18 del Ministero della Salute, entro il 2018 tutte le regioni avrebbero dovuto prevedere il Test Hpv come screening primario per donne tra 30 e 64 anni. Ma, secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Screening (ONS) aggiornati a fine 2017, le regioni al passo con le previsioni sono solo Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Toscana, Umbria e Basilicata. Nelle altre si sta procedendo, più o meno velocemente, all’implementazione. Devono invece ancora partire Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia, Sardegna e Bolzano.
Attualmente quindi non ti preoccupare se come esame ti viene proposto il Pap test e successivamente per approfondire in caso di positività il Test Hpv. Basilio Passamonti, presidente del Gruppo Italiano Screening del Cervicocarcinoma (Gisci), ha spiegato:
“I due test integrati rappresentano il massimo di garanzia possibile per la prevenzione: l’HPV-Test, che è più sensibile, individua le donne con infezione in corso (che può anche risolversi da sola), mentre il Pap test, che è più specifico, va fatto in uno step successivo per individuare l’eventuale lesione dovuta alla modificazione cellulare causata dal virus”.