Alimenti e contaminazioni, nel 2017 11mila irregolarità
Sono circa 11mila le irregolarità riscontrate in alimenti, bevande e materiali a contatto con alimenti nel 2017.
Sono numerosi i casi di intossicazioni alimentari in Europa e in Italia nell’estate 2018. Secondo quanto emerge dalla relazione annuale 2017 del ministero della Salute al Piano nazionale integrato (PNI) 2015-2018 sui controlli ufficiali svolti nella filiera agroalimentare sono stati trovati ben 11044 irregolarità alimenti, bevande e materiali a contatto con alimenti nel 2017, scoperte attraverso la verifica di 47.804 campioni su cui sono state effettuate 118.550 analisi.
Il ministero della Salute in collaborazione con il Nucleo anti sofisticazione del Comando Carabinieri per la tutela della salute (NAS) ha eseguito 50.201 controlli, di cui 30.311 nei settori d’interesse del Piano Nazionale Integrato. Le verifiche hanno permesso di scoprire complessivamente 11.470 irregolarità, con 9.465 segnalazioni di operatori del settore all’Autorità amministrativa, 1.333 all’Autorità giudiziaria, nonché all’arresto di 16 persone.
Quali sono le irregolarità più gravi? L’uso di principi attivi ad azione farmacologica non autorizzati e il non corretto utilizzo di farmaci veterinari. Riscontrati anche alcuni pericoli emergenti tra i contaminanti organici, come le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS). E se questo sembra già grave, aggiungiamo al bilancio la presenza di micotossine e metalli pesanti, così come quella di Escherichia coli inclusi gli STEC, Salmonella spp e Listeria monocytogenes.
A questo quadro, davvero molto preoccupante, bisogna aggiungere la presenza di allergeni non dichiarati negli alimenti, soprattutto soia e uova, per cui spesso vengono ritirati lotti.