Cooking Therapy, tutti i benefici per la mente
Cucinare fa bene alla salute di tutti noi, scopriamo insieme i benefici della Cooking Therapy.
Il potere della Cooking Therapy lo abbiamo imparato in quarantena, un po’ tutti abbiamo cucinato e ci siamo gustati manicaretti, pizze e pagnotte fatte con le nostre mani. Cucinare aiuta a stare meglio e ha un effetto calmante, riduce lo stress, migliora l’autostima, stimola la nostra creatività e ci fa allontanare dai momenti di difficoltà. Concentrarsi così tanto su qualcosa di manuale è un ottimo rimedio per tenere impegnati testa e mani, con il vantaggio di produrre qualcosa che si potrà mangiare e condividere con i propri cari.
Antonio Cerasa, neuroscienziato e ricercatore CNR, nel suo libro, “La cooking therapy. Come trasformare la cucina in una palestra per la mente. Applicazioni per pazienti neurologici e psichiatrici“ spiega che cucinare è utile sia per le persone che vivono periodi difficili e pesanti che per quelle affette da malattie neurologiche e psichiatriche.
Le persone con disturbi psichiatrici, grazie alla cucina, possono acquisire abilità come la capacità di sincronizzare e di pensare a quello che devono fare sul momento. La Cooking Therapy, intesa come una vera terapia, non è ovviamente un corso di cucina, perché tutto va scelto con una funzione specifica, per stimolare le abilità più utili ai vari pazienti.
La Cooking Therapy è un ottimo supporto alle terapie convenzionali, stimola e aiuta le persone in modo diverso e può davvero fare la differenza.
via | cookingtherapy
Foto | pixabay