Covid-19: i rischi della solitudine da isolamento per gli anziani
Il distanziamento sociale e la solitudine dovuta alla quarantena hanno lasciato il segno nelle persone anziane.
La pandemia che stiamo affrontando ci ha colti del tutto impreparati, sia a livello pratico che a livello psicologico ed emotivo. Abbiamo affrontato la quarantena provando un ventaglio di emozioni diverse, dalla paura alla rabbia, dalla noia al senso di solitudine, fino alla tristezza, che in fondo ha sempre fatto parte di questo lungo periodo. La pandemia da Coronavirus ha stravolto la vita di molte persone, ha provocato la perdita di lavoro e conseguenti problemi finanziari per molte persone, e ha causato la morte di tante altre.
Uno dei suoi effetti tangibili è stato anche il senso di isolamento che ha portato con sé. Del resto, ormai sappiamo tutti molto bene che per proteggere la nostra salute è fondamentale mantenere la distanza dalle altre persone e munirsi di mascherine che nascondono le espressioni del nostro viso. In più, in molti Paesi del mondo le persone stanno vivendo il lockdown che ha congelato il nostro Paese fino a poco tempo fa.
Proprio la quarantena sembra aver avuto degli effetti dannosi per molti anziani. Se alcuni studi rivelano che le persone più attempate sembrano essere quelle meno spaventate dal virus, altri studi fanno infatti emergere un dato alquanto preoccupante: la solitudine dovuta alla quarantena ha innescato lo sviluppo di sintomi come ansia e depressione negli anziani. Il lockdown è stato vissuto come un evento traumatico per molti di loro, come spiegano gli autori di un nuovo studio pubblicato sull’American Journal of Geriatric Psychiatry.
Lo studio si è concentrato in particolar modo sugli adulti più anziani, ovvero coloro che, essendo nella fascia di età più a rischio, hanno trascorso più tempo in isolamento. I ricercatori hanno osservato che gli effetti della solitudine sono stati avvertiti in particolar modo dagli anziani che si sentivano più “vecchi” rispetto alla loro età effettiva. Chi si sentiva più giovane non sembra essere stato investito da questo spiacevole effetto.
Solitudine negli anziani: come alleviarla?
Ma cosa possiamo fare per migliorare la vita degli anziani e farli sentire meno soli, anche durante i periodi di lockdown?
Gli autori spiegano che in primo luogo bisogna garantire loro assistenza e comunicazione costanti, sempre nel pieno rispetto delle regole per evitare il contagio da coronavirus (distanza di almeno un metro, indossare la mascherina e gli occhiali protettivi).
Parlate regolarmente con i vostri parenti o conoscenti più anziani e permettete loro di esprimere le loro sensazioni e di raccontare le loro esperienze. Per alleviare la noia da quarantena, spronateli a leggere, ad ascoltare musica, fare dei cruciverba, giardinaggio, a cucinare delle nuove ricette o a svolgere dell’esercizio fisico in casa.
Foto di Sabine van Erp da Pixabay
via | ScienceDaily