Gravidanza: basse dosi di aspirina riducono il rischio di gestosi
Assumere basse dosi di aspirina in gravidanza potrebbe aiutare a ridurre il rischio di gestosi. Ecco cosa emerge da un nuovo studio.
Basse dosi di aspirina in gravidanza potrebbero ridurre il rischio di gestosi nelle donne che presentano maggiori probabilità di sviluppare questa condizione, nota anche come pre-eclampsia. A suggerirlo è un nuovo studio condotto dai membri del King’s College di Londra, realizzato in collaborazione con altre strutture, fra le quali il Policlinico di Milano, e pubblicato sul New England Journal of Medicine. Lo studio ha preso in esame un campione di quasi 1.800 donne con un alto rischio di pre-eclampsia, le quali sono state divise in due gruppi. Le volontarie del primo gruppo avrebbero assunto un placebo, mentre all’altro gruppo sono state somministrate dosi di aspirina pari a 150 mg (di poco superiore a quella usata per la prevenzione delle patologie cardiovascolari).
Ebbene, esaminando i dati raccolti sarebbe emerso che nel gruppo di donne che assumevano aspirina, solo 13 hanno dovuto partorire prima della 37esima settimana (contro le 35 del gruppo placebo), mentre solo 3 donne con pre-eclampsia grave che assumevano aspirina hanno partorito prima della 34esima settimana (contro le 15 del gruppo placebo). Complessivamente, il rischio di parto prematuro per le donne a rischio gestosi che assumevano aspirina si sarebbe dunque più che dimezzato.
Questi risultati
spiegano gli esperti
sono per noi molto importanti e cambieranno la pratica clinica nella prevenzione dei disturbi ipertensivi in gravidanza, che rappresentano una causa importante di mortalità e morbidità materna e perinatale.