Patologie autoimmuni e alimentazione, qual’è la correlazione?
Le patologie autoimmuni sono caratterizzate da una risposta difettosa del sistema immunitario. In pratica il sistema immunitario impazzisce e gli anticorpi invece di difendere l'organismo da attacchi esterni prendono di mira organi bersaglio attaccando l'organismo stesso.
Tra le patologie autoimmuni più diffuse, quelle riguardanti la tiroide, la sclerosi multipla, l’artrite reumatoide, la sclerodermia.
I nuovi approcci alla cura delle patologie autoimmuni dunque riguardano soprattutto l’alimentazione e l’integrazione, anche con supplementi.
Pare sempre più evidente infatti che alla base dell’insorgenza di queste patologie ci sia una forte infiammazione causata dal consumo di alimenti non adatti.
Il primo imputato è il glutine, che è presente naturalmente in alcuni cereali come il frumento, farro, kamut, orzo. E’ inoltre presente anche in molte bevande, prodotti da forno e in scatola.
Il glutine causa un’infiammazione dell’organismo e dovrebbe essere il più possibile limitato per evitare l’insorgenza di patologie autoimmuni o per non aggravarne i sintomi.
I latticini a causa della caseina e del lattosio causano per esempio infiammazione a livello delle articolazioni. Per questo motivo andrebbero evitati da chi soffre di patologie alle articolazioni come l’artrite reumatoide.
Anche gli zuccheri raffinati dovrebbero essere sostituiti con alternative più naturali in quanto causano impennate della glicemia deleterie per l’organismo.
Per qualche mese di può provare ad eliminare gli alimenti contenenti queste sostanze e poi reintrodurle in maniera graduale per testare la reazione dell’organismo.
Anche quando i sintomi migliorano tuttavia, è opportuno cercare di consumare pochissimo glutine e ridurre gli alimenti incriminati.
E’ utile anche consumare probiotici per ripristinare la flora batterica intestinale compromessa dalla cattiva alimentazione o da uno stile di vita scorretto, una delle concause dell’insorgenza di patologie autoimmuni.