Aderenze addominali: cosa mangiare
Le aderenze addominali possono essere prevenute e curate con l'alimentazione.
Le aderenze addominali sono delle fasce di tessuto fibroso che si formano tra organi interni e tessuti a livello addominale, come ad esempio in tratti dell’intestino. Questi tessuti “extra” che si formano sugli organi sono di natura cicatriziale e possono essere causati da infiammazioni o malformazioni congenite, ma nella maggior parte dei casi compaiono in seguito a interventi chirurgici, come quelli per l’asportazione dell’appendice.
La formazione di aderenze addominali collose sulla superficie dei tessuti interni, che solitamente è liscia per garantire il movimento, diventa un ostacolo per il corretto funzionamento dell’organismo e altera la struttura degli organi, causando spesso dolore, occlusione intestinale e possibili emorragie. Le aderenze addominali possono essere prevenute e in caso di una forma lieve, possono anche essere curate con l’alimentazione.
Cosa mangiare in caso di aderenze addominali? La dieta adeguata deve essere prettamente liquida, ricca di fibre e povera di grassi. Per i primi giorni si può provare anche con un breve digiuno e molta idratazione. Fanno molto bene il limone e gli agrumi in generale, la frutta fresca e in particolare ciliegie, pere, mele, pesche e uva, kiwi e cachi.
Se l’aderenza è molto moderata, si possono mangiare zuppe a base di avena, la quale può essere assunta anche a colazione con un po’ di latte caldo e miele. Sono ottime le minestre di verdure miste, le vellutate di carote e spinaci, la verdura fresca a foglia verde e anche quella cotta, in particolare i pomodori al forno. Anche la classica mela cotta o le prugne possono essere d’aiuto, come in un normale caso di costipazione. La cosa più importante è sicuramente bere molta acqua.