Acido folico in gravidanza, perché l’integrazione è necessaria?
Acido folico in gravidanza: perché assumerlo? E qual è il dosaggio corretto? Scopri le risposte alle tue curiosità su questo prezioso integratore
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Come ogni futura mamma ben saprà, fra gli integratori consigliati spicca senza dubbio quello a base di acido folico in gravidanza. Ma per quale motivo è così importante? E quali benefici può apportare alla salute del bambino?
L’acido folico è una vitamina in grado di ridurre il rischio di malformazioni alla nascita. La sua efficacia è stata dimostrata da numerosi studi condotti nel corso degli ultimi decenni, ma purtroppo sono ancora molte le donne che non lo assumono quando necessario o per il giusto periodo di tempo.
In questo articolo vogliamo dunque fare chiarezza in merito ai benefici dell’acido folico per i bambini, in merito al dosaggio consigliato e soprattutto in merito ai rischi di una possibile carenza di acido folico in gravidanza.
Ma vediamo innanzitutto cosa è esattamente l’acido folico e come integrarlo attraverso l’alimentazione o con l’assunzione di specifici supplementi.
Cos’è l’acido folico?
L’acido folico è noto anche con il nome di vitamina B9. La sua presenza nel nostro organismo è fondamentale perché avvenga la sintesi delle proteine e del DNA, per la formazione dell’emoglobina, per produrre nuove cellule e per la prevenzione di numerose patologie.
Negli alimenti, la Vitamina B9 si trova sotto forma di folati. Si parla invece di acido folico quando ci riferiamo alla molecola di sintesi che è presente nei vari integratori alimentari e nei cibi fortificati.
In quali alimenti si trova l’acido folico?
Abbiamo visto che esistono alimenti ricchi di acido folico, dove si trova naturalmente, ma in quali esattamente e in quali dosi? Quelli che ne contengono in quantità maggiori sono:
- Fegato
- Verdure a foglia verde scuro
- Carciofi
- Spinaci
- Broccoli
- Rape rosse
- Frutta (arance, kiwi, fragole e frutta secca)
- Legumi
- Uova
- Alimenti fortificati, come ad esempio i cereali per la colazione, le fette biscottate e i succhi di frutta.
Dal momento che si tratta di vitamine sensibili al calore e alla luce, gran parte dei folati presenti nei cibi potrebbe andare distrutta a causa del processo di cottura, specialmente in caso di preparazioni che richiedono una cottura prolungata.
Nonostante ciò, in condizioni normali è sufficiente seguire un’alimentazione equilibrata e bilanciata per riuscire ad ottenere la giusta quantità di folati attraverso la dieta. Tuttavia, durante il periodo della gravidanza la sola dieta non basta. E’ per questo motivo che i medici consigliano un’integrazione di acido folico per la futura mamma.
Ricordiamo che in Italia questo integratore rientra nell’elenco dei farmaci di classe A, ovvero quelli che sono totalmente rimborsabili.
Perché bisogna assumere acido folico in gravidanza? I benefici per il bambini
Ma cosa succede in caso di carenza di acido folico in gravidanza. Insomma, perché bisogna assumere questo particolare integratore prima e durante i mesi di gestazione?
È ormai da diversi decenni che la medicina ha dimostrato e confermato gli effetti benefici dell’acido folico in gravidanza. Questa sostanza è di fondamentale importanza per i tessuti embrionali e per la riduzione del rischio di insorgenza dei difetti del tubo neurale (DTN), in particolar modo dell’anencefalia e della spina bifida, due patologie molto gravi che possono provocare delle conseguenze serie, come danni ai nervi, difficoltà dell’apprendimento, paralisi e persino il decesso del bambino.
Cosa sono i difetti del tubo neurale?
Si parla di difetti del tubo neurale quando questa struttura non si sviluppa in modo normale, influenzando quindi la corretta formazione del cervello e del midollo spinale.
Le cause di una simile condizione possono essere molteplici. Si ritiene ad esempio che proprio una carenza di acido folico in gravidanza possa rappresentare un significativo fattore di rischio, ma non si tratta dell’unico elemento responsabile. Anche cause genetiche o l’assunzione di alcuni tipi di farmaci in gravidanza possono provocare una simile conseguenza.
Come abbiamo visto, quando parliamo di DTN ci riferiamo in particolar modo a due condizioni, ovvero l’anencefalia e la spina bifida.
- Anencefalia: si tratta di una malformazione congenita che comporta la parziale o totale assenza della calotta cranica. In presenza di una simile condizione il tessuto cerebrale non possiede la sua naturale protezione, e ciò aumenta il rischio di decesso per il bambino.
- Spina bifida: questa malformazione riguarda invece la colonna vertebrale. La sopravvivenza del bambino, in questo caso, è possibile grazie a un intervento neurochirurgico. Tuttavia il piccolo potrebbe soffrire di diversi problemi a livello motorio durante la sua vita.
Grazie a un’adeguata assunzione di acido folico durante la gravidanza, il rischio di difetti del tubo neurale potrebbe essere ridotto del 70%. Oltre a questo beneficio, un’integrazione di acido folico potrebbe inoltre aiutare a prevenire il rischio di aborto spontaneo e quello di nascita prematura. Recenti ricerche rivelano poi che una corretta integrazione potrebbe anche prevenire il rischio di labio-palatoschisi (una malformazione congenita che colpisce le labbra, le gengive e il palato) e quello di soffrire di difetti cardiaci congeniti.
Quando e come assumerlo
L’assunzione dell’acido folico dovrebbe avere inizio già nel corso delle settimane che precedono la gravidanza. Se stai progettando di allargare la famiglia, il medico potrebbe quindi consigliarti di assumere un apposito integratore.
Questo perché lo sviluppo del bambino inizia proprio quando avviene il concepimento, e malattie come la spina bifida o l’anencefalia possono cominciare a svilupparsi già durante le primissime settimane di gestazione.
Per questo motivo i medici consigliano caldamente di assumere integratori di acido folico sin dal momento in cui la coppia inizia a progettare una gravidanza, quindi ancor prima che avvenga effettivamente il concepimento.
Per quanto tempo si prende l’acido folico in gravidanza?
L’assunzione di questo integratore dovrebbe proseguire almeno per tutto il primo trimestre di gravidanza. Inoltre, l’assunzione dovrebbe essere accompagnata anche da un’alimentazione sana ed equilibrata, che comprenda gli alimenti ricchi di folati che ormai ben conosciamo.
Acido folico in gravidanza: dosaggio
Ma a questo punto, quanto acido folico deve assumere una donna che desidera diventare mamma? Il corretto dosaggio dovrebbe essere stabilito sempre dal medico curante. Tuttavia, in linea generale il dosaggio dovrebbe essere di almeno 0,4 mg (400 microgrammi) al giorno. Dosaggi superiori ai 5 mg sono generalmente sconsigliati. Nelle gravidanze a rischio o per le donne che hanno già avuto un bambino con delle malformazioni o con dei difetti del tubo neurale, potrebbe però essere necessario un dosaggio più elevato rispetto al normale.
Acido folico in gravidanza: cosa bisogna sapere
A cosa serve l’acido folico in gravidanza? E perché bisogna assumere un integratore? Se sei in dolce attesa o se stai pianificando una gravidanza, di certo il tuo medico ti avrà consigliato di assumere un integratore di acido folico. Questo semplice gesto ti permetterà infatti di proteggere il tuo bambino dal rischio di sviluppare malattie gravi come l’anencefalia e la spina bifida, due condizioni causate da difetti del tubo neurale dovuti anche alla carenza di acido folico in gravidanza.
L’acido folico è conosciuto anche con il nome di vitamina B9. Essa si trova naturalmente in molti alimenti (come verdure a foglia verde, frutta, frutta secca, uova, legumi e carni). Tuttavia, poiché si tratta di una vitamina sensibile al calore e alla luce, una cottura prolungata può ridurne la presenza nei cibi che mangiamo.
Per questo motivo molti alimenti sono addizionati con acido folico, in modo da garantire un apporto adeguato attraverso l’alimentazione.
Durante il periodo della gravidanza, una corretta integrazione potrebbe prevenire non solo il rischio di sviluppare difetti del tubo neurale, ma anche quello di soffrire di labio-palatoschisi e di difetti cardiaci congeniti.
Il corretto dosaggio dell’acido folico dovrebbe essere stabilito dal medico curante, ma in generale l’assunzione dovrebbe essere di almeno 0,4 mg (400 microgrammi) al giorno. In alcuni casi, ovvero in presenza di una gravidanza a rischio o nel caso in cui tu abbia avuto un bambino affetto da malformazioni in precedenza, il dosaggio consigliato potrebbe essere maggiore.
Se stai progettando una gravidanza o se pensi di essere incinta, parlane con il tuo medico, in modo da iniziare l’assunzione di acido folico ed eventuali altri integratori al più presto, per proteggere la tua salute e quella del tuo bambino.
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