Mangiare la frutta lontano dai pasti, fa bene?
Quando va mangiata la frutta? Non c’è una regola specifica, semmai ci sono dei consigli dietetici da seguire.
Mangiare la frutta dopo il pasto o come merenda? Questo è il grande interrogativo che si pone chi si mette a dieta per la prima volta. La prima cosa da appurare è se faccia male? Non ci sono controindicazioni rispetto al consumo di frutta al termine della cena o del pranzo. Non fa quindi male. Se però state cercando di perdere peso è meglio spostare la frutta a merenda.
Come mai? Prima di tutto perché la frutta è ricca di zuccheri, quindi abbinata magari a dei carboidrati diventa, all’interno dello stesso pasto, un po’ eccessivo. Il carico glicemico potrebbe risultare eccessivo: si favorisce così l’accumulo di peso oltre a una spiacevole sonnolenza. Se il carico glicemico del pasto è stato basso, invece, un frutto non piò che bilanciare i valori nutrizioni.
Le porzioni consigliate di frutta al giorno sono 3. Può essere eccellente – anche per mantenere il metabolismo alto senza assumere grassi – mangiarla a colazione, merenda mattina e pomeriggio. È uno stratagemma anche per evitare un aumento delle calorie e il desiderio di ricorrere a dolciumi.
La frutta rappresenta un’ottima fonte di fibra alimentare (fondamentale per un buon transito intestinale) quindi, se non c’è la necessità di seguire un regime ipocalorico, non c’è motivo di non consumarla a tavola. L’importante è che si consumi frutta fresca. Ricordiamo inoltre che la frutta, con la sua acidità, favorisce l’assorbimento del ferro contenuto nelle verdure, inoltre accompagna il cibo durante la digestione proteggendolo da eventuali danni ossidativi.