Fase 2: avete paura di uscire da casa? Ecco cosa ne pensano gli esperti
Durante questi primi giorni della cosiddetta "Fase 2", anche voi avete paura di uscire da casa? Ecco cosa spiegano gli psicologi.
Durante la Fase 2 che è stata inaugurata pochissimi giorni fa in Italia, stiamo assistendo a un semi-ritorno alla normalità. Vediamo moltissime persone passeggiare per strada, spesso contravvenendo alle regole in modo abbastanza plateale.
Purtroppo, da Nord a Sud, sembra che questa situazione stia riguardando in qualche modo tutto il territorio italiano. Ma se da un lato c’è chi ormai non sta in casa neanche un giorno, dall’altro c’è chi invece non ha molta voglia di uscire. Sembra quasi che quello che prima era considerato un “isolamento imposto”, adesso sia diventato uno spazio in cui ci si sente protetti e al sicuro, una sorta di comfort zone dalla quale è difficile uscire.
Se anche voi avete provato o state provando un po’ di paura all’idea di uscire da casa, dovete sapere che si tratta di una situazione del tutto normale. A spiegarlo è David Lazzari, presidente nazionale dell’Ordine degli psicologi, che all’Adnkronos Salute racconta che quella che potrebbe colpirci è la cosiddetta “sindrome del guardiano del faro“, che – una volta finito il periodo di isolamento – ci porta ad essere combattuti tra il desiderio di libertà e la paura di un ‘fuori’ che appare minaccioso a causa del virus.
Molte persone hanno vissuto la permanenza in casa come una reclusione anziché come una protezione. Ci siamo abituati a stare in casa perché l’uomo si adatta a tutto, isolamento compreso, e adesso riuscire fa paura, ci crea ansia e angoscia rispetto al messaggio che ci viene dato, cioè che fuori c’è un virus. E quello che prima era il quotidiano oggi ci appare estraneo e minaccioso, dunque ci sentiamo più fragili e diffidenti verso gli altri che rappresentano comunque una potenziale minaccia di contagio.
Coronavirus: come superare la paura durante la Fase 2
Ma come fare a superare la paura scatenata da questa fase di apertura? Secondo l’esperto, il segreto sta nell’imparare a sviluppare una capacità di controllo in modo nuovo. La realtà dei fatti è che non sarà possibile tornare al “tutto come prima”, ma bisognerà invece abituarsi a questa nuova realtà, per cui è importante prendersi il proprio tempo per affrontare la situazione con calma e serenità.
A livello psicologico e cerebrale, noi abbiamo degli schemi prefissati, abitudinari con cui facciamo le cose. Ora questi non valgono più, perché altrimenti rifaremmo le cose che facevamo prima, a partire banalmente dal dare la mano alle persone che incontriamo. Adesso bisogna modificare questi procedimenti, proprio come una persona che ha avuto un incidente e deve reimparare a fare cose che prima faceva automaticamente. O come, quando impariamo a guidare la macchina, stiamo attenti a ogni manovra, andiamo piano, ma una volta presa la mano guidiamo quasi automaticamente. Ecco, è come se fossimo tornati tutti neofiti, principianti rispetto alla vita.
via | AdnKronos
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