Benessereblog Alimentazione Allergie alimentari nei bambini, i sintomi da riconoscere

Allergie alimentari nei bambini, i sintomi da riconoscere

Sono comuni e molto frequenti le allergie alimentari nei bambini. Quali sono i sintomi da riconoscere e soprattutto cui prestare attenzione.

Allergie alimentari nei bambini, i sintomi da riconoscere

Guarda la galleria: Allergie alimentari nei bambini

Le allergie alimentari sono sempre più diffuse e a farne le spese sono spesso i bambini, anche perché non sono facili da riconoscere. Che cos’è esattamente l’allergia? È una reazione anomala del sistema immunitario che può presentarsi con sintomi lievi o gravi, fino ad arrivare allo anafilassi. Quando si manifestano? Sono comuni nei primi tre anni di vita e per questo i genitori devono essere molto accorti nello svezzamento, ma possono presentarsi in qualsiasi momento della vita.

I cibi che causano allergia con più frequenza sono latte vaccino, uova, soia, grano, arachidi, noci e frutta a guscio, pesce e molluschi. Gli esperti AAITO hanno elencato i sintomi più comuni nei bimbi, che potrebbero indicare una reazione allergica alimentare:

  • Prurito al palmo delle mani e dei piedi
  • Rossore e gonfiore generalizzato e orticaria
  • Difficoltà respiratorie
  • Dolori addominali
  • Vomito e diarrea
  • Abbassamento della voce e raucedine
  • Debolezza da calo della pressione

Infine in caso di reazione allergica grave ecco le 3 cose da fare:

  • Tempestivo riconoscimento della reazione in atto
  • Somministrazione di adrenalina e misure di soccorso
  • Tempestiva allerta 118

L’ allergia alimentare costituisce la prima causa di anafilassi in età pediatrica, e nell’ultimo decennio si è osservato un aumento di circa sette volte nei bambini tra zero e quindici anni, rappresenta inoltre la seconda causa di anafilassi nell’adulto. Le manifestazioni di anafilassi sono molteplici, e non facilmente riconoscibili, per cui esiste una sottostima dei casi. Negli ultimi anni è aumentata l’incidenza delle allergie alimentari nei bambini in età scolare, aumentando così la probabilità, soprattutto da parte del personale scolastico, di dover gestire studenti a rischio di gravi reazioni

Ha commentato la dottoressa Maria Beatrice Bilò, Presidente AAITO.

Seguici anche sui canali social