Coronavirus e smartphone: ogni quanto disinfettare il cellulare e come fare
Nei tempi odierni, in piena pandemia da Coronavirus, anche la disinfezione del cellulare diventa essenziale
Gli studi scientifici più eminenti ci mettono in guardia da tempo sulla salubrità degli smartphone, non tanto per la questione ancora dibattuta sulle radiazioni elettromagnetiche emesse, quanto sull’igiene delle loro superfici.
Se gli scienziati dell’Università dell’Arizona hanno scoperto che i telefoni cellulari contengono 10 volte più batteri rispetto alla maggior parte dei sedili del water, un altro studio americano ha scoperto oltre 17.000 ceppi batterici sui telefoni degli studenti delle scuole superiori, lasciandoci intendere quanto ciò che non si vede ad occhi nudo possa essere pericoloso.
Nei tempi odierni, in periodo di emergenza Coronavirus COVID-19, la disinfezione del cellulare diventa un valido strumento per evitare contaminazioni, motivo per cui una pulizia regolare e corretta dei nostri device è quello che serve per limitare il rischio di infezioni.
Il dottor Sam Hay, una personalità di spicco in America e Australia, sostiene che il numero di lavaggi quotidiani del telefono è direttamente proporzionale all’attività che svolgiamo, ossia, più siamo fuori e veniamo in contatto con cose e persone e più dovremmo pulirlo.
Ragionevolmente, due volte al dì ci garantirebbe una buona copertura igienica, a patto certamente di effettuare il rituale di pulizia di schermo, chassis e parti esposte, nel modo corretto e con l’uso dei prodotti più adeguati.
Le salviette umidificate classiche sarebbero da evitare, in quanto non danno garanzia di eliminare germi e batteri dalle superfici, al contrario possono essere adoperati i panni igienizzanti a base di alcol isopropilico al 70%.
Il colosso Apple ha anche stilato un suo personale vademecum per disinfettare il cellulare in modo ottimale, così da pulire efficacemente le superfici, ma senza correre il rischio di rovinare o alterare le componenti del telefono stesso:
- Utilizzare solo un panno morbido e privo di lanugine
- Evitare una pulizia troppo aggressiva
- Scollegare tutte le fonti di alimentazione e i cavi prima di pulire
- Tenere i liquidi lontano dal dispositivo
- Evitare che l’umidità penetri nelle fessure
- Evitare spray aerosol, candeggine, cloro e prodotti abrasivi
- Evitare di spruzzare detergenti direttamente sul dispositivo
Se usiamo quindi le salviette disinfettanti, controlliamo che la lista ingredienti sia priva di cloro e candeggina. In caso contrario usiamo piuttosto un panno inumidito con alcol isopropilico al 70% per eliminare ogni traccia di sporcizia dal nostro device, senza rovinarlo.
Una cosa essenziale è ricordarsi sempre di lavare spesso le mani, che resta il modo migliore per evitare contaminazioni. La fase 2 sta per iniziare e se vogliamo che la pandemia regredisca, il buon senso e l’igiene personale, più quella dei nostri apparecchi tecnologici di uso comune, sono fondamentali.
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