La curcuma: proprietà, benefici e controindicazioni
La curcuma è una spezia molto utilizzata nella cucina asiatica e possiede tantissime proprietà benefiche, ma è anche causa di alcuni effetti collaterali poco graditi.
La curcuma è uno degli ingredienti base della cucina asiatica: si ricava dall’omonima pianta erbacea di colore giallo ocra ed è utilizzatissima in India da più di 5mila anni. Viene detta anche zafferano delle Indie proprio per la sua zona di origine e possiede numerose proprietà e benefici che vanno dall’utilizzo come colorante fino alla medicina, oltre all’insaporire i cibi ed essere uno degli ingredienti base di un buon curry.
La curcuma è una vera “polvere magica”. Contiene un composto, la curcumina, che è in grado di svolgere un’azione antiossidante molto potente per il nostro corpo, tanto che numerosi studi condotti da diverse università ed esperti hanno dimostrato che questa speciale protezione è anche un valido alleato contro la lotta ai tumori; nei paesi asiatici, infatti, l’incidenza delle forme tumorali più comuni è molto più bassa rispetto al resto del mondo e ciò può essere spiegato anche con l’uso di molte spezie, tra cui la curcuma, nelle preparazioni dei cibi.
Tra le proprietà della curcuma, oltre a quelle antitumorali, si annoverano anche quelle del controllo degli zuccheri nel sangue, il che rende questa spezia molto efficace nel controllo del diabete di tipo 2. La curcuma regolarizza la circolazione sanguigna ed è molto indicata nel recupero post-ictus; è considerata uno dei cibi maggiormente depurativi per l’organismo.
La curcuma è anche un ottimo antinfiammatorio, in grado di alleviare anche i dolori cronici, e stimola il sistema immunitario. Diversi studi hanno dimostrato che assumere curcuma due volte alla settimana aiuta a proteggere dalle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Sembrerebbe l’ingrediente perfetto e molti potrebbero essere già in procinto di mangiarne in quantità da esercito, ma la curcuma ha anche delle controindicazioni ed è bene conoscerle: non bisogna superare le dosi consigliate giornaliere, tra i 400 e gli 800 milligrammi, e gli effetti collaterali sono principalmente i disturbi intestinali come diarrea, flatulenze e nausea. Chi assume farmaci anticoagulanti dovrebbe limitare il consumo di curcuma perché la curcumina può interferire con i medicinali, aumentando il rischio di emorragie. Anche chi soffre di calcoli biliari dovrebbe evitare di consumarla troppo spesso.
Via | Greenme