L’agopuntura funziona? La risposta è nel cervello
L’agopuntura funziona per curare il mal di schiena? La risposta si trova nel cervello.
L’agopuntura funziona davvero? A quanto sembra la risposta dipende … dal nostro cervello. Secondo una nuova ricerca, le persone che scelgono di curare il mal di schiena con l’agopuntura – tecnica comunemente impiegata per il trattamento di una vasta gamma di problemi di salute – rischiano di ottenere minori benefici se hanno delle basse aspettative nei confronti di questo genere di trattamento. Se i pazienti si dimostrano invece positivi sia nei confronti dell’agopuntura che rispetto al proprio mal di schiena, e se sentono di poter tenere sotto controllo i propri sintomi, potranno ottenere maggiori benefici grazie a questo tipo di trattamento.
Sarebbe questo quanto emerso da un nuovo studio pubblicato sul The Journal of Clinical Pain, secondo cui i fattori psicologici giocherebbero – anche in questo caso – un ruolo davvero fondamentale.
L’analisi ha dimostrato che i fattori psicologici sono costantemente associati alla disabilità correlata ai problemi alla schiena
spiegano gli autori della ricerca
Le persone che hanno iniziato il trattamento di agopuntura con aspettative molto basse, pensando che probabilmente questo non li avrebbe aiutati, sono stati più propensi a riferire minori benefici derivanti dal trattamento.
Per giungere a tale conclusione, gli esperti hanno arruolato un campione di 485 persone, che hanno ricevuto dei trattamenti di agopuntura per curare il mal di schiena. I partecipanti hanno prima compilato dei questionari, poi ripetuti di nuovo dopo 2 settimane, 3 mesi e 6 mesi di trattamento.
Dai questionari, sarebbero emerse quattro diversi approcci psicologici: il modello paura-evasione, il modello del buon senso, la teoria aspettativa e la teoria socio-cognitiva. L’avere delle aspettative ed emozioni diverse in relazione al trattamento di agopuntura può dunque influenzare i risultati ottenuti, come dimostra questa nuova ricerca.
A commentare tali risultati è stato il Dr. Stephen Simpson, direttore della ricerca presso l’Arthritis Research UK, il quale sottolinea come il noto effetto placebo possa evidentemente influenzare la percezione del dolore.
Il processo attraverso il quale l’elaborazione nel cervello di emozioni diverse in relazione al trattamento può influenzare il risultato, è un aspetto molto importante per la ricerca
spiega l’esperto.
In base a tale evidenza, la ricerca futura dovrebbe senza dubbio verificare se l’integrazione di agopuntura con interventi psicologici mirati possa migliorare e massimizzare i risultati ottenuti dal paziente.
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via | Medicalnewstoday.com