Menopausa precoce, il rischio è nelle sostanze che ci circondano?
Fra le cause della menopausa precoce potrebbe esservi la grande quantità di sostanze chimiche alle quali siano quotidianamente esposte. Ecco cosa emerge da un nuovo studio.
Quello della menopausa precoce è senza dubbio un disturbo molto spiacevole, ed un nuovo studio dimostra adesso che una delle cause di tale disturbo potrebbe risiedere proprio nella grande quantità di sostanze chimiche alle quali siamo esposte praticamente ogni giorno. Le donne i cui corpi presentano infatti più alti livelli di sostanze chimiche (come quelle trovate nella plastica, nei prodotti per la cura personale, negli articoli per la casa e così via) potrebbero andare incontro ad un problema di menopausa precoce, anticipando questa fase della vita di 2 o 4 anni rispetto alle donne che invece presentano livelli più bassi di queste sostanze chimiche.
A renderlo noto sarebbe stato un nuovo studio condotto dai membri della Washington University School of Medicine a St. Louis e pubblicato sulla rivista PLOS ONE.
Gli autori dello studio hanno esaminato i livelli nel sangue e nelle urine di 111 sostanze chimiche che – si sospetta – potrebbero interferire con la naturale produzione di ormoni nel corpo.
Sostanze chimiche collegate alla menopausa precoce possono portare a un precoce declino della funzione ovarica, ed i nostri risultati suggeriscono che la società dovrebbe esserne preoccupata
spiegano gli autori della ricerca, che sottolineano come le sostanze chimiche con le quali veniamo a contatto possono peraltro aumentare il rischio di altri problemi di salute, come alcuni tipi di cancro, la sindrome metabolica e la pubertà precoce.
Molte di queste esposizioni chimiche sono fuori dal nostro controllo, perché sono nel suolo, nell’acqua e nell’aria, ma possiamo educare noi stessi in merito alle esposizioni chimiche giorno per giorno, e diventare più consapevoli dei materiali e dei prodotti per la casa che usiamo.
continuano gli esperti.
Nonostante molti dei prodotti chimici testati nello studio siano stati vietati negli Stati Uniti a causa dei loro effetti negativi sulla salute, questi vengono tra l’altro ancora prodotti a livello globale, e sono molto diffusi nell’ambiente.
In questa nuova ricerca, sono stati analizzati i dati di 31.575 persone, tra cui 1.442 donne in menopausa. Gli esperti hanno esaminato le analisi del sangue e delle urine delle donne, analizzando le esposizioni ai 111 prodotti chimici.
Di tutte le sostanze analizzate, 15 sarebbero state maggiormente associate al problema della menopausa precoce: nello specifico, si tratta di nove policlorobifenili (Pcb), tre pesticidi, due ftalati (comunemente presenti nella plastica, articoli per la casa, prodotti farmaceutici e per la cura personale, lozioni, profumi, trucco, smalto, sapone liquido, spray per capelli e così via) e una sostanza tossica chiamata “furano”.
All’inizio la menopausa può alterare la qualità della vita di una donna e ha profonde implicazioni per la fertilità, la salute e la nostra società. Capire come l’ambiente influenza la nostra salute è difficile. Questo studio non prova un nesso di causalità, ma questa associazione ci porta ad alzare una bandiera rossa e sostenere l’importanza di ricerche future.
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via | ScienceDaily