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Probiotici in gravidanza, così si combattono le allergie nei bambini

In caso di rischio elevato gli esperti ne raccomandano l'assunzione anche durante l'allattamento e l'infanzia

Probiotici in gravidanza, così si combattono le allergie nei bambini

29 gennaio 2015

Anche i probiotici sono preziosi alleati contro il rischio corso dai bambini di sviluppare delle allergie. A raccomandarne l’assunzione già alla mamma durante la gravidanza sono gli esperti dell’Organizzazione Mondiale per le Allergie (WAO), che per la prima volta include anche questi microrganismi amici della salute nell’elenco degli strumenti utili nella prevenzione delle allergie, in particolare dell’eczema cutaneo.

A confermare la validità dell’assunzione di probiotici nella prevenzione delle allergie sono le nuove linee guida internazionali messe a punto da un gruppo di esperti coordinati dall’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma, pubblicate sul WAO Journal e presentate durante un incontro organizzato nella capitale alla vigilia del congresso internazionale “Allergie in età pediatrica: dal mito alla realtà – EBM prevention of pediatric allergy”.

La raccomandazione rivolta alle donne i cui figli corrono un rischio elevato di sviluppare allergie è di prendere in considerazione la possibilità di assumere probiotici sia durante la gravidanza che durante l’allattamento. In questo modo il rischio di eczema si riduce, rispettivamente, del 9 e del 15%. L’assunzione è raccomandata inoltre anche ai bambini ad alto rischio, nel cui caso i probiotici portano a una diminuzione del rishcio di eczema pari al 5%.

Bambini tre volte più allergici

In Italia le allergie riguardano 25 bambini su 100, una quota triplicata rispetto a vent’anni fa, quando la percentuale di bimbi italiani allergici era del 7%.

Le forme di allergia più diffuse sono la rinite allergica, un problema per il 35% circa degli italiani di 13-14 anni, e l’asma, che colpisce il 9,5% dei bambini italiani rischiando di compromettere il buono sviluppo dei loro polmoni e di compromettere significativamente la qualità della loro vita.

Terze in ordine di incidenza sono le allergie alimentari, che colpiscono circa il 3% dei bimbi italiani fino ai 2 anni e che sono un problema soprattutto nei primi anni di vita. In 3 casi su 100, infatti, le allergie alimentari che colpiscono i bambini possono scatenare uno shock anafilattico, una grave reazione che può risultare anche fatale.

Probiotici alleati nella prevenzione

Gravidanza

I probiotici, microrganismi vivi presenti in alimenti come yogurt e latte fermentato, modulano la risposta allergica agendo sul sistema immunitario. Le nuove linee guida ne inseriscono l’utilizzo all’interno del metodo Grade, un sistema in 10 fasi che prevede il ricorso a raccomandazioni provate scientificamente che possono essere applicate in tutti i contesti senza subire influenze esterne (ad esempio interessi commerciali o pregiudizi clinici).

Riscontriamo una crescita della malattia allergica in età pediatrica nei Paesi occidentali e in quelli che si stanno occidentalizzando

ha commentato Lanny Rosenwasser, presidente dell’American College of Allergy Asthma and Immunology.

Il metodo Grade, grazie al ricorso probiotici, permette la prevenzione della malattia allergica nei bambini.

Il parere di un’esperta: “Non c’è nessuna prova della riduzione del rischio”

6 febbraio 2015

In realtà nel documento WAO si legge che non c’è evidenza che i probiotici assunti dalla madre in gravidanza riducano il rischio di allergia.

E’ con queste parole che Marinella Lavelli, pediatra del Centro Medico Santagostino, commenta la notizia riportata qualche giorno fa secondo cui l’Organizzazione Mondiale per le Allergie (WAO) avrebbe raccomandato per la prima volta l’assunzione dei probiotici durante la gravidanza per ridurre il rischio di allergie nei bambini. Eppure la nostra fonte ci sembrava certa: l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, coordinatore della stesura delle stesse linee guida internazionali che conterrebbero la raccomandazione. Ma allora come stanno le cose?

A spiegarlo è la stessa Lavelli, secondo cui l’argomento è complesso e rischia di essere eccessivamente semplificato.

Alcuni studi indicano una ridotta incidenza di eczema

spiega la pediatra. Per questo, continua l’esperta,

le linee guida suggeriscono, se c’è rischio elevato di allergie nel nascituro, di somministrare probiotici alla madre in gravidanza e in allattamento e al bambino nei primi mesi di vita.

Nessuno studio

prosegue invece Lavelli

ha dimostrato l’efficacia dei probiotici in gravidanza per prevenire l’asma, ma da alcuni è risultato che può servire a prevenire l’eczema e quest’ultimo apre spesso la strada alle allergie. Da qui la linea guida.

L’esperta sottolinea le difficoltà che si possono incontrare nel cercare di dimostrare l’efficacia dell’assunzione di probiotici in gravidanza; il grande numero di variabili che entrano in gioco rendono infatti complicato interpretare e paragonare i risultati ottenuti. Non solo, Lavelli ricorda anche non non tutti i probiotici hanno lo stesso effetto.

Altre misure si sono dimostrate utili

conclude la pediatra, precisando:

Per la donna in gravidanza sono particolarmente raccomandati tutti i comportamenti che fanno una vita sana, come evitare il fumo, anche passivo, avere un’alimentazione variata, fare attività fisica.

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Via | Ospedale pediatrico “Bambino Gesù”

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