Saldi 2015, salute a rischio: i consigli dello psichiatra
Finire preda dello shopping compulsivo non è un fenomeno raro. "E' il segnale", ci spiega un esperto, "di una costante ricerca di gratificazione"
Anche quest’anno sono arrivati i saldi. Anzi, nel 2015 il loro inizio è stato addirittura anticipato: in Basilicata e in Campania l’avventura ha avuto il via già ieri e oggi anche nel resto del Bel Paese potrà darsi allo shopping sfrenato. A rimetterci, però, potrebbe essere la salute. E’ infatti ben l’8% degli italiani ad avere a che fare con lo shopping compulsivo, un problema molto più diffuso fra le donne che però non risparmia nemmeno il sesso forte.
La sempre più diffusa tendenza a fare shopping online (con i rischi ad esso associati) potrebbe in realtà diluire il fenomeno durante tutto l’anno. In effetti secondo l’associazione dei consumatori Adiconsum il web offre costantemente risparmi che possono arrivare anche al 70-80%. Resta il fatto che secondo altre due associazioni di consumatori – Adusbef e Federconsumatori – i saldi varranno ben 1,61 miliardi di euro, con una spesa pro capite stimata da Confesercenti in 150 euro, che andranno a bilanciare il risparmio nelle spese natalizie, sottotono rispetto a quelle del 2013.
Anche secondo gli esperti di salute i rischi dei saldi non sono da sottovalutare nemmeno quest’anno. A parlarene è Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano, secondo cui lo shopping può portare con sé una vera e propria patologia
identificata
spiega lo psichiatra
dalla incapacità di scegliere di non comprare.
Chi soffre di questo disturbo si trova in una situazione simile a quella degli alcolisti o dei giocatori d’azzardo: come questi non riescono a fare a meno di bere o di scommettere, chi ha a che fare con lo shopping compulsivo, patologico, non può fare a meno di fare acquisti.
Seppur reputino il comportamento del tutto disfunzionale, alla fine non riescono a sottrarsi
spiega Cucchi, precisando che il meccanismo alla base di questo fenomeno si basa sulla gratificazione emotiva di cui si ha costantemente bisogno.
La cosa in sé è fisiologica, normale, fino a che manteniamo la facoltà di scegliere. Quando le nostre giornate vengono scandite dall’acquisto come unica forma di gratificazione a quel punto è evidente il problema.
E’ un disturbo subdolo perché spesso non ci rendiamo conto che sta incalzando nella nostra vita, non paghiamo un prezzo fino a che non ci mette in difficoltà economiche serie. E’ invece evidente il problema emotivo anche molto prima del problema economico: manca la felicità la soddisfazione, si vive in apnea fra regole e aspettative sociali, sono persone con un forte senso di precarietà e di sfiducia in sé.
Come fare per cadere preda di questo problema? Cucchi ci lascia 4 consigli da mettere in pratica proprio in questo periodo di saldi:
- Goditi i piccoli momenti. “Imparare a gratificarsi sempre nelle giornate, concedendosi piccole coccole in varie forme, ci aiuterà a ritrovare un equilibrio con una parte di noi che esiste e va rispettata e, soprattutto, ascoltata”.
- Facciamoci una domanda e diamoci una risposta. “Porsi sempre la domanda ‘Le cose che faccio e che mi pesano potrei farle diversamente?’ o ‘E’ proprio quello che voglio o è qualcosa che sto subendo?’ Abbiamo sempre una alternativa e spesso ci costringiamo a fare cose che alla fine non ci rendono felici”.
- Il primo passo è piacersi. “Dobbiamo imparare a piacerci, non siamo perfetti e spesso le nostre aspettative devono essere viste come opportunità e non come esami da centrare, come stimoli alla crescita, non sentiamoci sbagliati perché non otteniamo ciò che gli status sociali ci impongono. Apprezziamoci anche con i nostri difetti”.
- Affronta le tue paure. “Non evitiamo le nostre paure ma guardiamole dritte negli occhi: questo ci farà sentire molto più forti. Non cadiamo nella tentazione di mentire a noi stessi nascondendoci le nostre fragilità, sarebbe solo l’ennesimo autogol.
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Via | Comunicato stampa; Ansa
Foto | da Flickr di timparkinson