Dieta, il sole è amico della linea?

Il sole è amico della linea. A renderlo noto sarebbero stati i membri delle Università di Edinburgh e Southampton, che attraverso un nuovo studio condotto su modello animale sarebbero giunti alla conclusione che una moderata esposizione ai raggi solari favorisce il rilascio di una sostanza chimica fondamentale, che rallenta lo sviluppo di obesità e diabete di tipo 2. Insomma, a quanto pare, uscire fuori da casa e fare un bel “bagno di sole”, può aiutare davvero a tenere alla larga i chili di troppo!

Per confermare tale ipotesi, gli autori dello studio, pubblicato sulla rivista Diabetes, hanno esaminato un campione di topi, tutti ipernutriti, e li hanno poi suddivisi in due gruppi. I membri del primo gruppo sono stati esposti alla luce solare, mentre quelli del secondo gruppo non sono stati esposti.

Stando a quanto emerso, pare che i membri del primo gruppo abbiano visto scendere il rischio di obesità e di diabete in maniera significativa, contrariamente ai membri del secondo gruppo, che invece presentavano anormali livelli di glucosio e resistenza all’insulina.

Secondo gli esperti, a giocare un ruolo importante in tale processo sarebbe l’ossido di azoto, sostanza che viene rilasciata dalla pelle dopo l’esposizione alla luce solare, e che giocherebbe appunto un ruolo chiave nel controllo del metabolismo.

Il dottor Richard Weller, docente di dermatologia presso l’Università di Edimburgo, ha così commentato tali scoperte:

“Studi come questo aiutano a capire come il sole possa essere benefico per noi. Bisogna ricordare che il cancro della pelle non è l’unica malattia che può ucciderci, e forse bisognerebbe bilanciare i nostri consigli in merito all’esposizione al sole”.

In effetti, è ormai noto il fatto che un’eccessiva e scorretta esposizione al sole può aumentare il rischio di cancro, ma è bene anche ricordare che proprio il sole può fare molto bene alla nostra salute, allontanando il rischio di obesità, diabete, ed anche quello di depressione. Naturalmente ancora nuovi studi dovranno essere condotti per confermare se l’esposizione ai raggi del sole ha lo stesso nelle persone, come nei topi.

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via | DailyMail