Dolore al ginocchio, come capire quando serve l’intervento chirurgico
I problemi alle articolazioni non portano necessariamente in sala operatoria, ma in alcuni casi il bisturi è praticamente indispensabile. Ecco quando
A volte il ginocchio fa talmente male da impedire di svolgere tranquillamente anche i compiti più semplici, come camminare o piegarsi. Arrivati a questo punto la domanda nasce spontanea: dovrò sottopormi a un intervento chirurgico per risolvere la situazione? In effetti i fattori da prendere in considerazione per capire se è il caso di rivolgersi ad un chirurgo sono proprio l’intensità del dolore e quanto il fastidio comprometta le normali attività quotidiane. Ma come capire quando è meglio tentare di risolvere il problema in sala operatoria?
Secondo gli esperti dell’Harvard Medical School di Boston, negli Stati Uniti, i segnali che non è più il caso di rifiutare l’idea dell’intervento possono essere almeno sei:
- non riuscire più a portare a termine i compiti quotidiani senza bisogno d’aiuto;
- provare un dolore intenso, ad esempio tale da tener svegli la notte anche dopo aver assunto i farmaci, o che non si attenua con il riposo o facendo affidamento sui medicinali;
- quando il medico sostiene che è improbabile che trattamenti meno complicati possano essere d’aiuto;
- quando si soffre di osteoartrite e si sente che la malattia è logorante dal punto di vista fisico e psicologico;
- quando i farmaci assunti per controllare il dolore al ginocchio scatenano effetti collaterali significativi;
- quando le analisi svelano la presenza di un’artrite avanzata o di un significativo danno all’articolazione.
In tutti questi casi è meglio rivolgersi ad un ortopedico per programmare un intervento chirurgico. Per essere sicuri di mettervi in buone mani è bene rivolgersi ad esperti del settore che praticano l’intervento moltissime volte all’anno, chiedendo consiglio anche ai propri medici curanti in modo da andare incontro all’intervento chirurgico sicuri di aver valutato attentamente i rischi e i benefici dell’operazione e di ottenere i migliori risultati possibili.
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Via | Harvard Medical School